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lunedì 5 marzo 2012

Befera: "In Italia evasi 120 miliardi l'anno ma Fisco più forte con il governo Monti"

Il direttore dell'Agenzia delle entrate, ospite del programma di Fabio Fazio, promuove l'esecutivo: "Doppo 50 anni di condoni stiamo riportando la normalità". E difende Equitalia: "Si attiene alle leggi. Senza riscossione la lotta a chi non paga le tasse non si può fare"

MILANO - "Gli ultimi dati forniti da Monti" sul recupero dell'evasione fiscale nel 2011 "sono in parte superati: siamo oltre i 12 miliardi". Lo afferma il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, durante la registrazione del programma 'Che tempo che fa'. "Gli ultimi controlli li stiamo facendo" spiega Befera, e il livello di recupero sul 2011 è attualmente conteggiato dall'Agenzia delle Entrate in 12,3 miliardi di euro.


Una lotta più dura all'evasione "la stiamo facendo da tre anni - afferma il direttore dell'Agenzia delle Entrate - comunque ora vi sono più controlli e strumenti più forti che il governo Monti ci ha dato". In particolare, l'attenuazione del segreto bancario permette di confrontare meglio "quanto si dichiara, si spende, si risparmia e si guadagna", aggiunge Befera. "Questo governo ha dato segni di normalità: riportiamo la normalità in questo Paese. Ci sono stati 50 anni di condoni - spiega - perché era più facile incassare denari attraverso i condoni, e fino agli anni '90 era più facile indebitarsi".

Secondo il direttore dell'Agenzia delle Entrate, l'evasione annua "ammonta a 120 miliardi, un livello che si è stabilizzato". "Anche togliendo la criminalità organizzata e l'illecito - aggiunge - , pensiamo a cosa sarebbe l'Italia se avessimo incassato anche solo 50 di questi". L'Agenzia delle entrate sta mettendo a punto un software "in fase finale di sperimentazione" che permetterà ai cittadini italiani di autocontrollare la corrispondenza fra dichiarazioni dei redditi e disponibilità economiche. "Ogni cittadino potrà incrociare quanto spende, quanto risparmia e quanto dichiara, con la possibilità di evidenziare incongruenze ed eventualmente rivedere la propria dichiarazione", spiega Befera.

Parlando dell'elevata propensione degli italiani all'evasione, Befera ha sostenuto che "abbiamo nel dna che lo Stato non esiste, anche perché si tratta di uno Stato giovanissimo, di soli 150 anni e lo Stato democratico è nato solo nel dopoguerra". "Abbiamo un deficit di intelligenza sociale verso i Paesi con i quali ci confrontiamo - dice Befera - : spesso non si capisce che l'uso del bene privato esige l'esistenza del bene pubblico, così come un'automobile non si può usare se non vi sono le strade, i controlli e forse anche gli ospedali".

Parlando di Equitalia e delle polemiche che spesso accompagnano la sua attività, Befera ha spiegato che si tratta di "una società che recupera crediti pubblici e si muove solo seguendo le leggi ed è l'ultima società della filiera di contrasto all'evasione: se facciamo un accertamento, ma non lo riscuotiamo la lotta all'evasione non serve a nulla".

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2012/03/04/news/befera_recuperati_12_miliardi_evasione_fiscale-30938763/?rss

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