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venerdì 25 marzo 2016

La mozione di sfiducia: Miroddi e la città che non c’è.

“Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è”  E. Bennato – L’isola che non c’è.

Proprio ieri si è votata la mozione di sfiducia al Sindaco Miroddi, come ampiamente previsto la mozione si è fermata ad 11 voti favorevoli, ne sarebbero serviti 14, il Sindaco resta dunque in carica ma con una maggioranza che di fatto oramai non c’è più.
Il Sindaco è salvo grazie sopratutto ai 3 consiglieri che nel corso della legislatura hanno cambiato schieramento più volte (Lentini e Marzullo) e chi dall'opposizione è passata tra le fila dell'amministrazione Miroddi (Saffila).

Qualcuno si sta chiedendo perché ho citato una strofa dell’intramontabile capolavoro di Edoardo Bennato, semplice, ieri il Sindaco Miroddi mentre leggeva la sua difesa mi ha dato l’impressione di vivere in un’isola che non c’è, una città che da quello che lui stesso ha descritto sembra una piccola Londra trapiantata nel cuore della Sicilia.
Progetti su progetti, cantieri su cantieri, cifre su cifre, la difesa del Sindaco sembra più un sogno che non si è mai realizzato, anzi, pare proprio che si sia trasformato nel peggior incubo per la città, l’opposizione sorride (per non piangere), i cittadini, presenti numerosi, si domandano sarcasticamente dove viva il Sindaco.

sabato 19 marzo 2016

Primo Concorso Fotografico "Finestre sul mondo" Interact Club Piazza Armerina.


L'Interact club di Piazza Armerina presenta il primo concorso fotografico "Finestre sul mondo".
"One child, one teacher, one book and one pen can change the world". Queste sono le parole di Malala Yousafzai, la giovane ragazza che ha deciso di lottare affinché l'istruzione non sia più il privilegio di pochi, ma un diritto inalienabile ed universale.
È la stessa battaglia che nel 2014 ha intrapreso l'associazione umanitaria "Save the children" lanciando la campagna "Illuminiamo il futuro"(http://www.illuminiamoilfuturo.it/iniziativa/).
La fotografia è un mezzo d'espressione altrettanto efficace, ed è noto come un semplice ritratto di una ragazza afgana (Steve McCurry) abbia contribuito ad attirare l'attenzione del mondo sul dramma della guerra.

L'intero ricavato verrà devoluto all'associazione "Save the children" per sostenere i "punti luce" della campagna "illuminiamo il futuro", centri educativi che offrono attività gratuite a bambini ed adolescenti che vivono in condizioni di povertà. Le fotografie selezionate verranno poste in esposizione permanente al Liceo Scientifico "Vito Romano" di Piazza Armerina.

venerdì 18 marzo 2016

Le trivelle e il referendum del 17 Aprile. Facciamo chiarezza?

In Italia i referendum hanno perso la loro “anima” e sopratutto da strumenti di partecipazione sono divenuti delle semplici consultazioni dove lo spreco di denaro è il vero protagonista.  Nel corso dei decenni infatti, la partecipazione ai referendum è drasticamente calata, nei passati referendum abrogativi (cioè dove si prevede l’abrogazione di una norma) il tasso di partecipazione è sempre stato elevato, ad esempio il referendum sul divorzio ha raggiunto l’87% d’affluenza e grossomodo il dato dell’affluenza è stato sempre alto fino agli inizi degli anni 90.

Oggi il referendum lascia un certo amaro in bocca, la vicenda dell’acqua pubblica (per citare la più recente) ne è una prova, il risultato dello stesso non è stato recepito e la scelta del popolo è stata disattesa, ciò provocherà (e ha provocato) inevitabilmente una ulteriore sfiducia nei confronti delle istituzioni politiche con la probabilissima  conseguenza del crollo dell’affluenza nei referendum che verranno. Questo è un errore clamoroso da non commettere assolutamente, a prescindere dalla pessima gestione, il referendum , come strumento di partecipazione,  è di vitale importanza per monitorare l’interesse dei cittadini nei confronti di tematiche che interessano l’intera Nazione.

giovedì 17 marzo 2016

Totò Cuffaro, Piazza Armerina si è inginocchiata?

Ed eccomi nuovamente qui a scrivere e a raccontarvi il mio punto di vista. Mi sono fermato per  qualche mese, lo studio universitario, le sessioni d'esame che non finiscono mai e gli svariati impegni mi hanno impedito di occuparmi del blog, certamente però non ho mai smesso di osservare/ascoltare tutto ciò che è successo a Piazza Armerina. Di cosa voglio parlavi oggi? Di Cuffaro che è venuto nella nostra città a presentare il suo libro.

Prima di arrivare al dunque, voglio farvi un breve riassunto, vediamo chi è costui, perché si sa, in Sicilia (ma in generale in tutta Italia) abbiamo la memoria corta. Salvatore Cuffaro aderisce fin da giovane alla Democrazia Cristiana, viene eletto consigliere, prima nel suo comune di nascita (Raffadali) e successivamente a Palermo, diverrà deputato regionale già nel 1991 con quasi 80.000 preferenze.
Cuffaro è sostenitore di Calogero Mannino, democristiano anche lui, viene più volte perseguito dalla legge per certe sue frequentazioni negli ambienti mafiosi, sarà costretto a farsi da parte, e proprio Cuffaro gli subentrerà nel ruolo di guida della DC in Sicilia.
Nel 1996 viene nuovamente eletto all'Assemblea Regionale Siciliana nella lista Cristiani Democratici Uniti (CDU) che fa riferimento a Rocco Buttiglione, l'esperienza CDU però dura 2 anni, già nel 1998, Cuffaro aderisce all'UDEUR di Clemente Mastella, un partito che oscillerà tra centro sinistra e centro destra.
Nel 2001 viene eletto Presidente della Regione Sicilia con il 59% dei voti, il suo governo completerà tutta la legislatura, verrà poi rieletto a Presidente nel 2006 candidandosi con l'UDC e sostenuto tra l'altro anche dall'MPA (movimento per l'autonomia), in questo secondo mandato però qualcosa si rompe.