Nel Quartiere Monte una discarica di rifiuti abusiva. Foto e video.

Prima di tutto devo ringraziare l'amico Giuseppe Andrea Di Bella per la preziosa segnalazione.

Siamo nel Quartiere Monte, in Via Libertino, una via che onestamente sconoscevo, quello che abbiamo trovato è stato raccapricciante, foto e video parlano da se.

Problematica randagimo Parte 2. L'amministrazione è sorda o ha problemi con la mail?

Sono trascorse due settimane da quando ho mandato una mail all'amministrazione comunale chiedendo delle spiegazioni riguardanti la gravosa problematica del randagismo, ad oggi ho ricevuto risposta solamente dal Consigliere Salvatore Alfarini. Gli altri, avranno problemi con la mail? Non saprei, qui di seguito vi incollo la foto con i nomi dei consiglieri a cui ho spedito la mail,  ovviamente qualora qualche consigliere

Lettera al consiglio comunale sul fenomeno del randagismo.

Al Sindaco di Piazza Armerina
Al Presidente del Consiglio
Ai Consiglieri Comunali

Vi scrivo, da semplice cittadino quale sono, per segnalarvi dell'oramai arcinota problematica del randagismo.
Dopo un breve periodo in cui il problema sembrava (più o meno) risolto o quanto meno arginato, torna nuovamente alla ribalta il fenomeno del randagismo, si inizia a leggere sempre più spesso di branchi numerosi e di tentativi di aggressione per fortuna (al momento) senza conseguenze, in più ai problemi appena esposti si aggiunge quello dello spargimento dei rifiuti, infatti, con l'avvento della raccolta porta a porta e conseguente sistemazione dei sacchetti fuori dalle porte di casa, i cani squarciano i sacchetti seminando cosi tutti i rifiuti, chiaramente lo spettacolo non è dei migliori.
Le zone che oramai, quotidianamente subiscono questa problematica sono parecchie, dalla Piazza Boris Giuliano (zona molto frequentata) alle zone di Via Alessandro Manzoni, solo per citarne alcune, ma vi assicuro che oramai il fenomeno si è ampiamente esteso a tutta la città.

Centomila volte grazie, verso l'infinito e oltre!

Non mi sarei mai aspettato di tagliare il traguardo delle 100.000 visite, non mi sarei mai aspettato di aprire un blog, di aggiornarlo e di farlo diventare un punto di riferimento per moltissimi ragazzi e non.
Nel 2012 aprii il blog con l'intenzione di scrivere tutto ciò che mi passava per la testa ma sopratutto per denunciare fatti e misfatti delle amministrazioni comunali piazzesi.

Aidone, Morgantina e Piazza Armerina con la sua Villa sulle pagine di "In Viaggio" Sicilia

Oggi casualmente scopro che sulla rivista "In Viaggio" " c'è uno speciale dedicato alla Sicilia, al suo interno troviamo Aidone con la sua Morgantina e la sua Dea, Piazza Armerina con la sua Villa e il suo centro storico, in più sono citati ristoranti ed alberghi della nostra città.
La rivista è un mensile della Cairo Editore, quindi un ottimo palcoscenico per la nostra città, per chi volesse trova la rivista in tutte le edicole.

Benito
P.S. chissà se l'amministrazione di super eroi sapeva questa iniziativa.

PIAZZA ARMERINA - CSA : "Licenziata ingiustamente una lavoratrice"

Comunicato Stampa.

La casa di riposo che ha aperto di recente presso la struttura dell’ex CTA vicino alla Coccinella a Piazza Armerina  poteva e doveva essere una occasione di promozione umana,  di sviluppo lavorativo, di assistenza impeccabile agli anziani, ai disabili, a tutti quegli ex ospiti della casa di riposo san Giuseppe ormai dismessa e posta in chiusura. Invece si è rivelata una umiliante e mortificante beffa ai danni di quei lavoratori che avrebbero dovuto essere utilizzati in forza della loro professionalità e di un diritto di opzione stante il fatto che questa struttura ha potuto aprire solo e soltanto grazie alla incessante  e instancabile opera di una lavoratrice, la sig.ra Di Bartolo Maria e, per “sua disgrazia” rappresentante sindacale aziendale del C.S.A.,  e di alcune sue colleghe che hanno permesso, tramite la loro impareggiabile credibilità e stima goduta tra gli ospiti della ex Casa di Riposo “San Giuseppe”, di superare le difficoltà di una “transizione gestionale” tra le due strutture.

Il Festival di Primavera va alla riscossa e conquista tutti.

Foto di Giuseppe Di Vita

Da dove comincio? Per un attimo  tolgo i panni del rompi scatole per vestirne altri, per vestire i panni di chi ieri si è goduto un grandissimo spettacolo.
Raramente si può ammirare il Teatro Garibaldi con cosi tanto pubblico, eppure non c'erano chissà quali nomi, non c'erano attori famosi, non c'era la grande compagnia teatrale ad organizzare, no, nulla di tutto ciò, c'erano un gruppo di ragazzi divisi dallo studio e da una terra che fatica ad accettarci, ma uniti dalla passione di organizzare il Festival di Primavera, lo stesso festival che oramai mancava da qualche anno e che, visto il successo di pubblico, la città di Piazza Armerina reclamava a gran voce.
Lo spettacolo è stato veramente piacevole, ai momenti  divertenti e musicali, si sono susseguiti momenti di riflessione, momenti che sono stati dei messaggi d'amore verso la nostra terra, personalmente ho trovato questi momenti emozionanti da far invidia a certi spettacoli proposti in Rai, grandissimi tutti coloro che si sono esibiti mettendo a disposizione il loro talento, tanto di cappello a tutti voi. 

Mirko Milazzo e Gaetano Pecoraro presentano “Festival di Primavera: tutto il mondo è un palcoscenico”. Di Federico Filetti

Mirko Milazzo e Gaetano Pecoraro presentano “Festival di Primavera: tutto il mondo è un palcoscenico”. Giorno 8 Aprile 2015, dalle ore 21 al Teatro Garibaldi di Piazza Armerina

A distanza di nove mesi da quando fu organizzato Piazza Pulita, evento artistico finalizzato al finanziamento dell’acquisto di cestini gettacarte, ecco che arriva al teatro Garibaldi di Piazza Armerina un varietà intitolato “Festival di Primavera: tutto il mondo è un palcoscenico”.

Nato nel 2010 da un’idea di due ragazzi al loro ultimo anno di liceo, Mirko Milazzo e Gaetano Pecoraro, e organizzato sotto forma di contest musicale, il Festival di Primavera è stato da subito un progetto ambizioso. Un progetto con due compiti principali: prima di tutto quello di divertire il pubblico e poi quello di dimostrargli che le “nuove leve” erano sostanzialmente –oltre che formalmente- presenti ed attive nel percorso di crescita della città, ricordando a tutti che lo sviluppo di una comunità è legato inestricabilmente allo sviluppo dei suoi singoli.