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domenica 11 gennaio 2015

Il XX secolo, un secolo dalle mille contraddizioni.

Un po' di storia non guasta mai, all'Università di Catania  il professore ci ha dato una consegna, la consegna consiste nel ripercorrere alcune tappe del secolo breve (dal 1914 al 1991) usando come riferimento dei film, delle canzoni o dei quadri.
Ho trovato divertente questa consegna, ho deciso di pubblicarla e se vi va gli potete dare una lettura, può esservi utile ai fini storici o per semplice passatempo, insomma fateci quello che volete.

Essendo molto lunga non la pubblicherò tutta, ma la dividerò e la pubblicherò a puntate. Buona lettura.

Il XX secolo è stato un secolo ricco di avvenimenti che hanno segnato il corso della storia, tante sono state le vicende che contraddistinguono questo secolo, a partire dalla Grande Guerra fino ad arrivare alla Guerra Fredda, un secolo segnato inoltre da genocidi,misteri, spionaggio e tantissimo altro. 
Onestamente mi è impossibile dare una specifica definizione di cosa sia stato il '900 o di cosa esso abbia potuto rappresentare per l'essere umano, è sicuramente certo che questo secolo ci ha insegnato come gli esseri umani non ci abbiamo assolutamente risparmiato nulla, sia in maniera negativa (dal  proibizionismo ai campi di sterminio) sia in maniera positiva (dal progresso medico all'uomo sulla luna), di certo però mi preme sottolineare come il 'XX secolo al suo interno sia spezzato,come se ogni decennio o ogni ventennio vivesse  una propria dimensione in maniera elastica e del tutto indipendente dal secolo stesso.
Sembra una cosa assurda, ma se ci si sofferma un attimo è possibile constatare come ad esempio tra il periodo della fine della Grande Guerra ed il periodo che segna l'inizio della Grande Depressione siamo passati solamente 10 anni e proprio in questo decennio il mondo aveva ripreso a vivere e stava riprendendosi dai fasti della guerra, eppure con la Grande Depressione il mondo ripiomba nuovamente del caos per uscirne poi per un breve periodo prima di arrivare alla Seconda Guerra Mondiale.
Insomma, il '900 rappresenta forse un periodo di transizione, di continui mutamenti sociali,politici ed economici che ci hanno portato fino ai giorni nostri, in questo mio elaborato ripercorrerò alcuni degli eventi che hanno segnato la storia mondiale e la storia di alcune nazioni.

“1930. Il proibizionismo ha trasformato Chicago in una città in guerra. Gang rivali competono per il controllo dell'impero da miliardi di dollari della città derivante dal traffico illegale di alcol, facendo rispettare la loro volontà con granate a mano e mitra. È l'ora dei Capi delle bande. È l'ora di Al Capone. ” [Incipit del film “Gli Intoccabili” di Brian De Palma]

Tra gli episodi che hanno caratterizzato il XX secolo, troviamo sicuramente il proibizionismo americano, una legge infatti vietò dal 1919 fino al 1933 la vendita, l'importazione e la fabbricazione di prodotti alcolici .
Il proibizionismo doveva, almeno secondo i grandi gruppi caratterizzati da un forte moralismo (religiosi, politici ed altri) limitare gli eccessi, le bevande alcoliche infatti venivano catalogate come responsabili di incidenti, di assenteismo sul lavoro, di aggressività e sopratutto associavano il consumo di alcol alla criminalità.
Tutta questa incessante campagna mediatica fece proseliti perfino su alcuni grandi imprenditori americani come John D. Rockefeller (fondatore della Standard Oil, una compagnia petrolifera) ed Henry Ford fondatore della Ford Motor Company, era chiaro che tutto ciò avrebbe portato al proibizionismo. Ciò avvenne mediante il Volstead  Act e il XVIII emendamento degli Stati Uniti, il Senatore Andrew Volstead, promotore della legge cosi dichiarò “I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell'inferno si sono chiuse per sempre”. Si sbagliava di grosso, le produzioni illegali di alcol comportarono un aumento della criminalità organizzata.
Il film “Gli Intoccabili” di Brian De Palma con Robert De Niro nei panni del criminale  Al Capone e Kevin Costner nei panni dell'agente federale  Eliot
Ness racconta benissimo cosa ha comportato il proibizionismo.
Il film si apre con un borioso Al Capone (Robert De Niro) intento a farsi la barba e a dichiarare tranquillamente (a modo suo) di essere quasi un salvatore che viene in soccorso della gente, definendosi infatti un uomo d'affari che agisce solamente perchè la gente “ha voglia di bere”, in questa scena si capisce chiaramente come il proibizionismo abbia favorito la criminalità e abbia permesso a gente come Al Capone di mettere le mani su Chicago, a tal punto che, nella medesima scena il giornalista fa notare allo stesso Capone come mai nonostante tutti dicano che sia lui il Sindaco della città non sia stato eletto ufficialmente, un'amara constatazione di cosa abbia comportato il proibizionismo, il crimine si è sostituito alle istituzioni.
Nel film incontriamo Eliot Ness, l'agente federale che arrestò  Al Capone e, fondatore di una squadra di poliziotti nota come “gli intoccabili”, chiamati così poiché la squadra era composta da persone incorruttibili, visto che il proibizionismo aveva ampliato la corruzione in moltissimi strati delle istituzioni come la Polizia.
Nella pellicola troviamo anche un ottimo Sean Connery nei panni del poliziotto Jimmy Malone, lo stesso poliziotto fa da supporto morale e pratico ad Eliot Ness, l'agente federale infatti è spesso scontento visto che, trovare uno straccio di prova per incriminare Capone è quasi impossibile.
Quasi impossibile però, Ness riuscirà a scoprire che Al Capone non paga le tasse dal 1926, cosi dopo una serie di avventure,retate e sparatorie riesce a catturare il criminale.
Celebre il cambio della giuria (che Capone aveva già corrotto) e celebre la scena finale in cui Eliot Ness viene definito da Capone “solo chiacchiere e distintivo” come a dire che l'agente federale non valeva nulla.
Impossibile non citare  inoltre il genio di Matt Groening che in una puntata dei Simpson intitolata “Homer contro il XVIII emendamento” fa capire alla sua maniera cosa abbia prodotto il divieto assoluto di vendere o produrre bevande alcoliche, bellissima ed emblematica la frase di Homer che dichiara “Pensavo che il proibizionismo fosse una cosa buona. La gente beveva di più e se la spassava molto di più. Ma senza la birra il proibizionismo non funziona.” L'episodio incentrato solamente sul proibizionismo vede Homer protagonista assoluto del contrabbando di bevande alcoliche, la particolarità sta anche nel costo di una semplice birra che assume costi elevatissimi (45  $) e il conseguente arricchimento di Homer, tutti elementi contraddittori del proibizionismo, a nulla serviranno i tentativi di Rex Banner (agente incaricato di arrestare chi produce alcol).
L'episodio si conclude con Homer che si fa arrestare dal Commissario Winchester, cacciato in precedenza da Rex Banner, a quel punto Homer viene condannato ad essere catapultato via (secondo la legge di 200 anni prima) solamente l'intervento di Marge fa cambiare idea alla popolazione e scoprire che in realtà la legge era stata abrogata. 
Questo episodio dei Simpson e sopratutto il film di Brian De Palma mettono in risalto tutte le contraddizioni del proibizionismo, esso infatti non comportò una diminuzione del consumo di alcolici, comportò invece un aumento della criminalità organizzata che portarono ad un lungo periodo di omicidi  in America, solamente nel 1933 il Presidente Roosevelt si rese conto che il proibizionismo aveva procurato solamente degli ingenti danni e né decise l'abolizione con il supporto di chi in precedenza era stato favorevole alla sua introduzione.

[FINE PRIMA PARTE]

Benito
(se dovete copiarla, citate la fonte, pena le mie maledizioni).

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