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venerdì 11 maggio 2012

Boss Provenzano tenta suicidio con un sacchetto di plastica

Bernardo Provenzano, boss di Cosa nostra in carcere al 41bis a Parma, ha tentato il suicidio ma e' stato salvato dal pronto intervento degli agenti di polizia penitenziaria. Secondo la prima ricostruzione, il boss avrebbe tentato di togliersi la vita infilando la testa in un sacchetto di plastica: difficile dire se si sia trattato di un autentico tentativo di suicidio o di un gesto dimostrativo.
Considerato il capo di tutti i capi di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano - che ha 79 anni ed è detenuto dal 2006, in regime di 41 bis (il carcere duro), dopo essere stato protagonista di una latitanza record di 43 anni - sta scontando nella sezione protetta del carcere di Parma alcune condanne all'ergastolo. Nonostante sia gravemente malato - reduce da un tumore alla prostata, soffre di un inizio di Parkinson e di un'encefalite destinata a peggiorare - recentemente è stato ritenuto in grado di partecipare ai processi e di "difendersi utilmente".
Adesso, è il difensore di Provenzano, l'avvocato Rosalba Di Gregorio, a porre alcuni interrogativi: "Due periti nominati recentemente dalla corte d'assise di Palermo hanno detto che Bernardo Provenzano non era depresso e stava bene: a questo punto o hanno visitato un altro o si doveva prestare più attenzione alla perizia. E comunque, in ogni caso, chi ha dato al detenuto il sacchetto di plastica?".

Fonte: http://www.casertanews.it/public/articoli/2012/05/11/061810_cronaca-parma-boss-provenzano-tenta-suicidio-sacchetto-plastica.htm

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