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sabato 14 aprile 2012

Protezione civile, benzina piu' cara in caso di calamita'

 Tutto ciò è assurdo!

Benzina piu' cara in caso di calamita', e conseguente dichiarazione dello stato di emergenza, nel momento in cui per fronteggiare il fabbisogno finanziario si utilizzeranno le risorse non solo del fondo nazionale di protezione civile ma anche il fondo spese impreviste.
  Quest'ultimo andra' "immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa sui carburanti". Aumento dell'accisa stabilita dal Consiglio dei ministri "in misura non superiore a cinque centesimi per litro". Lo prevede la riforma della Protezione civile approvata in via preliminare dal Consiglio dei ministri, indicando inoltre che, al momento della dichiarazione dello stato di emergenza, le Regioni avranno "facolta' di elevare l'imposta regionale sulla benzina di loro competenza sino al massimo di cinque centesimi per litro".

Una riforma che "riorganizza - dice una nota di Palazzo Chigi - la struttura operativa e accelera i tempi d'azione del Servizio nazionale per la protezione civile. L'obiettivo - gia' emerso in occasione della riunione operativa sull'emergenza neve tenutasi a Palazzo Chigi il 6 febbraio scorso - e' di rafforzare l'efficacia nel monitoraggio il controllo e nella gestione delle emergenze". La riforma "verra' finalizzata dal Consiglio dei Ministri dopo l'esame da parte della Conferenza Unificata che si terra' il 19 aprile". Rispetto al regime attuale, l'innovazione sta anche nel fatto si prevede che il presidente del Consiglio, ai fini di protezione civile, possa esercitare in proprio le funzioni di promozione e coordinamento delle attivita' delle amministrazioni statali e locali e di ogni altra istituzione pubblica e privata sul territorio, ovvero che egli possa delegare tali funzioni al solo ministro dell'Interno.
La durata dello stato di emergenza e' di regola 60 giorni (prorogabile di altri 40 con delibera del Consiglio dei ministri). Durante la fase dell'emergenza, il potere di ordinanza e' esercitato dal Capo del Dipartimento della protezione civile, se a cio' delegato dal presidente del Consiglio o dal ministro. Le ordinanze sono emanate con acquisita l'intesa della Regione interessata. Il premier Monti, intervenuto agli Stati generali della Protezione civile tenuti all'Universita' Roma Tre, ha parlato di "riforma strutturale, il governo intende richiamare l'attenzione di tutti i soggetti interessati", ed ha sottolineato che "il Capo dello Stato ci ha chiamati per la messa in sicurezza del Paese". Monti ha detto evidenziato "la debolezza di un sistema troppo frammentato e ripiegato su se stesso (e non mi riferisco solo, come potete immaginare, al sistema territoriale) al quale bisogna saper porre rimedio", e si e' definito "volontario, assieme al sistema politico e parlamentare, per la messa in sicurezza del Paese". E lo stesso Giorgio Napolitano, che questo pomeriggio ha assistito agli stati generali del volontariato della Protezione Civile, ha detto che "l'Italia della solidarieta' e' davvero l'Italia migliore". Aggiungendo "il Paese presenta di se' diverse immagini e diverse logiche di comportamento", per cui a gente come i volontari si oppongono "che logiche particolaristiche, asociali e di aperto disprezzo del bene comune".
Tra queste Napolitano ha citato esplicitamente gli speculatori che mettono a repentaglio l'ambiente ed il sistema idrogeologico nazionale, ma soprattutto "le logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale". "Non contrappongo nemmeno le due cose", ha concluso riferendosi all'Italia della solidarieta' e a quella dell'evasione fiscale, "questi comportamenti devianti, seppur diffusi, non meritano di essere associati al nome di Italia". E il capo del Dipartimento, prefetto Franco Gabrielli, ha detto "La Protezione Civile dovra' sempre piu' fare i conti con poche risorse da investire nel post emergenza. In tal senso e' ora che le istituzioni tutte si assumano la responsabilita' di fare delle scelte, di darci delle priorita' decidendo su cosa e come investire le esigue risorse a disposizione".

Fonte: http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201204132115-ipp-rt10273-protezione_civile_benzina_piu_cara_in_caso_calamita

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