Ma che storia è? L'assessore Missineo dispone che la Villa romana del
Casale di Piazza Armerina sia pronta per la visita del presidente della
Repubblica prevista per il 24 maggio (il giorno dopo la commemorazione
del ventennale della strage di Capaci) e Vittorio Sgarbi, Alto
commissario alla Villa di Piazza Armerina, dice invece che non sarà
pronto niente perché i lavori sono in ritardo? E anzi si appresta a
inviare - dice - una nota al Quirinale per rimandare l'appuntamento.
Abbiamo parlato con l'assessore regionale ai Beni
culturali, Sebastiano Missineo: «Per quanto mi riguarda noi andiamo
avanti e rispetteremo l'appuntamento, anche se ancora il presidente
Napolitano non lo ha confermato ufficialmente. Sgarbi ha mancato un
passaggio importante, cioè non ha avvertito il suo assessore di
riferimento. Ma non è questione di correttezza procedurale, il fatto è
che non è vero. Sono in costante contatto con il prof.
Guido Meli che
coordina gli interventi alla Villa e non mi è stato segnalato alcun
ritardo nei lavori, anzi mi ha assicurato che il 24 maggio la Villa
romana del casale potrà essere inaugurata e visitata in tutta la sua
struttura».
Ma allora perché Sgarbi dice che non è pronto niente?
«Non riesco a crederlo. E se ci sono ritardi la responsabilità è sua,
perché avrebbe dovuto essere sul posto a spingere i lavori e gli operai
che si stanno occupando del sito archeologico. Evidentemente è stato
assente, e solo ora se ne esce da par suo. Da commissario nominato dalla
Regione mi aveva assicurato che tutto sarebbe stato a posto per il 24
maggio. Evidentemente non è stato attento, non ha sorvegliato
l'andamento dei lavori. Comunque il 24 aprile terrò una riunione con
tutti coloro che sono impegnati nell'impresa, Sgarbi compreso, perché la
data del 24 maggio non dobbiamo perderla. La Villa deve riaprire, è
l'impegno che hanno preso il prof. Meli e il direttore dei lavori. Non
accetto più ritardi, è tre anni che ritardiamo: se ci sono, il primo
responsabile è proprio Sgarbi».
Da "La Sicilia" del 14 Aprile 2012
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