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sabato 14 aprile 2012

«La Villa non sarà aperta a maggio»

 Perché tutto questo ritardo? Non è che per caso che qualcuno dietro ciò ci sta speculando? A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina...diceva qualcuno di cui non ho nessuna stima.

Piazza Armerina. Sgarbi interviene dopo le proteste dei turisti: «Scriverò a Napolitano»

Piazza Armerina. «Scriverò a Napolitano. Il 24 maggio la villa non si può ancora inaugurare». Vittorio Sgarbi, alto commissario della Villa Romana del Casale, fa una disamina dello stato dei lavori nel sito dichiarato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità al centro delle polemiche in questi giorni a causa delle continue lamentele che visitano ilsito.
Dice il critico: «Ci possiamo mettere il cuore in pace. Il 24 maggio non possiamo inaugurare. Manderò direttamente una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano».
Poi, scrive al direttore dei lavori Guido Meli ed al sindaco Fausto Carmelo Nigrelli e dice: «Nella qualità di Alto commissario non ho mai ritenuto di occuparmi di questioni organizzative o gestionali.
Oggi, a fronte del rallentamento dei lavori in vista dell'annunciata apertura del 24 maggio e delle lamentele di alcuni visitatori nei giorni della trascorsa Pasqua, mi sembra importante puntualizzare due opportunità. La prima, fondamentale, è il mio impegno dopo l'incontro con l'assessore regionale ai beni culturali Messineo per reperire i fondi necessari all'ultimazione dei lavori. Ho infatti ottenuto, dopo ripetuti incontri con il ministro delle Turismo e per gli affari regionali Piero Gnudi e con i vertici del ministero, un finanziamento tra i 4 e 5 milioni di euro per portare a compimento i lavori anche nelle aree che non era più possibile recuperare con il finanziamento Por: quella delle terme e quello del triclinio. L'attuale garanzia del ministero riveste finanziamenti Poin per i quali è necessario compilare, come ho detto al direttore Meli, i moduli che indichino il carattere e l'obiettivo dell'impresa. Per questo ho ritenuto di affiancare all'architetto Gionata Rizzi, Pierluigi Pizzi, progettista e scenografo universalmente stimato per concepire una ipotesi ricostruttiva del padiglione del triclinio, realizzato negli anni cinquanta dall'architetto Gazzola e abbattuto dall'architetto Minissi. Il sopralluogo è stato compiuto proprio nel giorno di Pasqua, consentendomi di verificare anche alcune anomalie denunciate in questi giorni dai quotidiani».
Poi Sgarbi parla dell'organizzazione dei visitatori che arrivano alla villa Romana e dice: «Vorrei indicare al Direttore della Villa e al sindaco la seconda necessità per evitare inutili proteste e polemiche. Finché il cantiere è in funzione i visitatori potrebbero essere organizzati in piccoli o medi gruppi e accompagnati dal personale della villa, che mi dicono essere in unità sufficienti a svolgere questo compito, mentre nei giorni delle recenti festività risultavano assenti o in ferie, lasciando i visitatori senza spiegazioni, in movimento disordinato nell'area del cantiere, fermo per l'occasione festiva. Anche in questo caso sarebbe necessario un ordine di servizio di autonoma ispirazione del direttore della Villa e, magari, il coordinamento da parte del sindaco di gruppi di volontari della Fidapa o di altre associazioni per la preziosa funzione di guide».
Infine Sgarbi risponde a Riccardo Calamaio e Fabrizio Tudisco che nei giorni scorsi lo hanno criticato e dice: «Io non sono un vigile. Il mio compito è quello di fornire linee guida allo sviluppo della Villa Romana e trovare i finanziamenti come facendo».

Fonte: "La Sicilia" del 13 Aprile 2012

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