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domenica 27 settembre 2015

Comunicato Stampa del Comitato Pro Referendum.

 Ricevo e pubblico.

COMITATO PRO REFERENDUM
Con le delibere dei Consigli Comunali e con i referendum confermativi con i quali, a stragrande maggioranza, è stata manifestata la volontà le comunità di Gela, Niscemi e Piazza Armerina di aderire alla città metropolitana di Catania si è determinata un’opinione finalmente veramente libera, forte e convinta che questo asse territoriale è anche un asse strategico.
 Esso rappresenta una straordinaria opportunità di crescita attraverso la valorizzazione delle diverse e complementari caratteristiche dei vari comuni: agricoltura ed artigianato, turismo e beni culturali, imprenditoria e commercio.
 Tutto questo all’interno della vasta città metropolitana di Catania e domani, se possibile, in un apposito ambito territoriale o consorzio.
 Sembrava fatta, con la Legge Regionale n. 8/14, ed invece è intervenuta la Legge Regionale n. 15/15 con la quale si istituiscono sei consorzi e tre aree metropolitane; implicitamente si è cercato di cristallizzare la situazione attuale.

 Non potendo tuttavia far finta che non ci fossero mai stati le delibere dei Consigli Comunali ed i referendum popolari, la stessa legge prevede la possibilità, per i comuni che si erano già espressi, di confermare la loro volontà con un’ulteriore delibera dei rispettivi Consigli Comunali.
 Si sono quindi rimessi in moto tutti quelli che si oppongono a questo straordinario progetto in nome delle vecchie e sperimentate consorterie, oggi più di prima.
 Vengono fatte promesse, anche alle singole persone; qualche volta vengono fatte balenare opportunità eccezionali come se ci fossimo conosciuti stamattina oppure danni terribili per la collettività e catastrofi!
 E invece tutti abbiamo sperimentato, più e più volte, la povertà delle prospettive e, talora, forme evidenti di emarginazione da cui gli stessi, che oggi fanno terrorismo, non hanno saputo o voluto uscire.
 È noto a tutti che la legge regionale 15/15 sui liberi consorzi, con tutta probabilità, e sottolineamo con probabilità, verrà impugnata.
 Ciò significa che, con altrettanta probabilità, dovrà essere rivista dall'ARS per le modifiche richieste dal Governo nazionale, facendo cessare i motivi del contendere dell'eventuale impugnativa (questo sarebbe l'accordo secondo quanto alti fonti istituzionali ci hanno detto).
 Tuttavia chi ha seguito la stampa di questi ultimi giorni sa anche che tra i 14 articoli “incriminati” non c'è l'articolo 44 (circostanza confermata dalle stesse fonti sopra citate) che consente ai comuni di Piazza Armerina, Gela e Niscemi di transitare nel libero consorzio di comuni città metropolitana di Catania. Quindi, nel peggiore dei casi ad essere ritoccati saranno solamente gli aspetti che riguardano i gettoni, le elezioni, il personale, i criteri di voto ma non la possibilità di deliberare per Piazza Armerina di unirsi alla città metropolitana di Catania.

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