In queste settimane si è molto parlato dell'ex cinema Ariston che pare oramai prossimo alla demolizione, come al solito i cittadini vengono estraniati da queste decisioni, forse manca il tempo materiale per consultarlo visto che a Giugno si vota e qualcuno ha fretta di fare. Mi viene in mente un proverbio “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.
Questa decisione ha spaccato in due la cittadinanza che si divide in coloro che sono favorevoli alla demolizione dell'edificio perché pericolante e perché considerato oramai un mostro senza nessuna speranza usato come vespasiano.
L'altra metà invece è contro la demolizione e sarebbe a favore di una ristrutturazione totale per rendere il tutto un centro conferenze o comunque un centro polifunzionale che a Piazza Armerina manca.
Chi ha ragione? Questo è un bel dilemma, prima di tutto bisogna capire se questo “parcheggio per autobus” sia davvero necessario e poi bisogna dire che il tutto è legato ai costi, infatti bisognerebbe capire il reale costo della demolizione e dello smaltimento di tutti i rifiuti speciali presenti nell'edificio. Stessa cosa vale per la ristrutturazione, quale sarebbe il reale costo per rimettere completamente a nuovo un edificio del genere? C'è da dire che poi una possibile ristrutturazione e creazione di un centro polifunzionale potrebbe portare a qualche introito per le casse comunali, ma questo possono dirlo solo gli esperti.
L'amministrazione dovrebbe mettere la cittadinanza in condizioni di poter scegliere senza vincoli ideologici quale sia la scelta migliore, guardando ovviamente ai costi da affrontare, dai possibili introiti e dalla reale necessità di un parcheggio per autobus.
Resto comunque dell'idea che i problemi si affrontano tutti insieme, certo demolire è molto più semplice che cercare una sorta di dialogo con la cittadinanza.
Su questo argomento ho lanciato un sondaggio, demolizione si o no? Votate!(trovate il sondaggio sulla destra)
Benito
Dipende dai costi di ristrutturazione.. Molto spesso capita che abbattere e ricostruire costa meno che ristrutturarlo
RispondiEliminaIn questo caso, se lo abbattono, non lo ricostruiscono più.
EliminaQuesto è il problema purtroppo.
Credo non sia corretto decidere senza ascoltare il parere dei cittadini,a prescindere dalla convenienza dei costi o del reale bisogno di un centro polifunzionale. Non bisogna cavalcare l'ignoranza, è scorretto ! Non so proprio dire senza dati certi se sia conveniente o no demolire questo vecchio stabile. Nicolò Libertino
RispondiEliminaCaro benito abbiamo capito che il vostro movimento è contrario alla demolizione del cinema ariston...una struttura vecchia, pericolosa e inutile alla cittadinanza oggi. Penso che oggi sia una idea valida la demolizione sotto tutti i punti di vista. L'inserimento di parcheggi dei pullman, bagni pubblici e un punto di informazione sul paese siano delle buone idee. Dopo le piazze (è speriamo anche il verde) diamo un aria nuova a questo paese...se il pullman parcheggiano li è si crea un percorso turistico gli stranieri portano economia e più soldi girano in paese più si sta bene. Saluti Alessio
RispondiElimina"abbiamo capito" ...perché parli al plurale? E sopratutto chi ha detto che il Movimento è contrario alla demolizione? Io non sono per la demolizione ma nemmeno per la ristrutturazione,prima vorrei sapere qualcosa sui costi, ma resto dell'idea che non ti puoi svegliare una mattina e demolire senza un parere della cittadinanza. Non trovi?
Elimina"..una struttura vecchia, pericolosa..." ho capito.
EliminaAllora, seguendo le tue parole, quando e se dovesse spuntare una lesione alla Cattedrale, che è ancora più vecchia dell'Ariston, dovremmo abbatterla in egual misura?
Che dire poi della chiesa dell'Itria, radiamo al suolo anche quella perché è inutile in quelle condizioni e, al suo posto, ci facciamo un bel parcheggio? e visto che ci siamo abbattiamo anche i laboratori dell'ex Industriale (Vincolati), e anche li ci parcheggiamo.
ma per favore!
Io trovo che sia un idea buona per il paese...e non smentire che siete contrari alla demolizione perchè si sa benissimo che è così...d'altronde siamo in periodo di elezioni ognuno tira per il suo mulino.
RispondiEliminaportami le prove di quello che dici.
EliminaIl movimento a 5 stelle non si è pronunciato né a favore né contro sulla vicenda.
EliminaNelle assemblee, da quando le frequento, non si è mai proferito verbo sull'odiato Ariston. né tanto meno esiste una linea condivisa.
Le sue parole, invece, sono indubbiamente strumentali e faziose, proprio perché deve, per forza di cose, attribuire un colore alle opinioni dissonanti, dimostrando così che è proprio lei che ha un mulino (chissà quale poi..!) in cui tirare acqua.
".......si sa benissimo che è così...." un tubo.
La smetta di fare associazioni che nella realtà non esistono.
scusate il disturbo.
un simpatizzante del movimento.
Caro Sig. Benito i soldi per demolirlo li mette la regione, adesso facciamo il parcheggio, in futuro con altri fondi possibilmente anch'essi reperiti in Regione si potra anche riedificare per qualcosa di diverso è utile. Il cinema purtroppo è gia cadente, sfruttiamo i soldi regionali.
RispondiEliminaSaluti e auguri per le prossime elezioni.
aldo
Noto con costernazione l'eterno ripetersi del "si sa benissimo che è cosi"; un minimo di prova darebbe un senso a questo genere di affermazioni. Luigi Fanzone
RispondiEliminaEra proprio quello che mi aspettavo da questa amministrazione:
RispondiElimina....Io intato lo levo, poi tu, qundo ti farai eleggere, vedrai di farci quello che piace a te.
E io pago! signor Anonimo delle 18:22, veda che i soldi alla regione ce li metto pure io, forse, pure lei, non sono certo a disposizione di chi li vuole spendere come buonuscita di fine mandato.
"IL CINEMA ARISTON"
Ci si sono fatte pure le feste del liceo, convegni coi segretari dei partiti nazionali, eventi con intere scolaresche, tanti festival canori di giovani e piccini, ci hanno suonato perfino i primi complessi beat (anni 60).
In paese l'unico spazio posto al centro, analogo per contenere la stessa quantità di gente, era l'aula multimediale dell' ITIS, chiusa anch'essa per analoghi nefasti motivi.
Mi immagino, come sovente accade, a ritrovarmi fra dieci anni e discutere (magari su questo stesso forum!), di come individuare uno spazio, interno alla città, dove poter costruire una sala multimediale, ricreativa o culturale, che possa ospitare congressi od eventi, che non fosse difficile da raggiungere a piedi, magari dai nostri figli, che rincasano la sera alla luce dei lampioni cittadini e magari su un marciapiedi sicuro.
Ecco! ideaaa!
Perchè non sfruttare il PARCHEGGIO PICCOLO vicino al PARCHEGGIO GRANDE, di piazza falcone e borsellino? quello che fece l'Amm.ne Nigrelli.
E' raggiungibile dal centro storico a piedi, si apre verso il generale Cascino, vi si arriva bene anche dai Canali, ma anche dalla Castellina, per non dire dal Casalotto. Forse un po' lontano delle crescenti periferie, ma lì... si sa!
io sonno pro la demolizione di tutto lo stabile o Nnt
RispondiEliminaI cittadini votano i loro rappresentanti delegando loro il governo della citta'. Se ogni decisione per amministrare un citta' deve essere presa coinvolgendo i cittadini o indicendo un referendum non si farebbe nulla. Se e quando (mi auguro mai) dovesse givernare il m5s allora farete un referendum per ogni decidione da prendere.
RispondiEliminaÈ finita la pacchia del delegare, il delegare ci ha portato in mezzo alla melma.
EliminaQuoto Benito.
EliminaNon mi permetto di interpretare il suo pensiero, ma forse, all'anonimo del 26 marzo ore 09:00 voleva dire che: "figli del proletariato, aderendo al "Movimento 5 Stelle", sono chiamati, nell'immediato e in un futuro ormai prossimo, a svolgere, per volontà dei cittadini, un ruolo primario negli istituti della democrazia rappresentativa: dal Comune, alla Regione al Parlamento.
Se la volontà del corpo elettorale, come emerge da ogni rilevazione demoscopica, sarà quella di affidare al programma e alle figure del Movimento la responsabilità di salvare il Paese dal declino, si impone il dovere di operare coniugando, con pari intensità, tre verbi:
Indignarsi, Entusiasmarsi, Prepararsi.
1. L'indignazione è naturale. I "partiti (tutti i partiti) danno prova continua della propria incapacità di rinnovarsi. Si comportano come lo scorpione dell'apologo, che promette alla rana di non pungerle il dorso nella traversata del fiume, ma fatalmente attiva il pungiglione velenoso, dicendo "è nella mia natura". Non può non ampliarsi, dunque, l'onda del rifiuto.
2. L'entusiasmo si sposa con la repulsione delle indecenze della casta. L'apprezzamento di uno "stile" (l'elezione di Pizzarotti alla carica di sindaco di Parma è costata, tra primo turno e ballottaggio, ottomila euro!), è il terreno in cui germoglia l'interesse per il Movimento 5 Stelle, unico testimone credibile di una politica sobria e vera.
3. La preparazione è la "prova del fuoco". Certo, la partecipazione è un efficace antidoto all'insidia che si annida in ogni struttura politica: la formazione di un ceto privilegiato di "professionisti" mossi dal solo fine di perpetuarsi. L'argine del controllo dal basso, per essere solido, necessita di sostanziarsi di competenze che valgano sia per scongiurare degenerazioni burocratiche interne, sia, soprattutto, per consentire agli "eletti" di esercitare con piena cognizione i difficili compiti a cui sono e SARANNO chiamati.
...ma non tutti hanno l'ambizione ad essere eletti (me compreso) e, quindi, la facoltà di delega, spetta di diritto, ma impone di scegliere i migliori!
Mario G.
Benito si vede che non sai fare politica. Non si può fare un scelta per ogni cosa che si fà. Se tu sarai eletto col tuo movimento dovrete prendervi le vostre responsabilità perchè un sindaco può fare tanto ma ci sarà sempre a chi non piace. Io mi sento soddisfatto del operato attuale del sindaco. Saluti
RispondiEliminaDecisamente contrario a questa abominevole decisione.
RispondiEliminaLa demolizione, a mio avviso, manifesta una resa di idee di volontà.
La ristrutturazione, o anche la riqualificazione funzionale, sarebbe la giusta via. Un recupero edilizio è un'operazione per nulla agevole, ma non si può gettare la spugna con motivazioni assai discutibili e strumentali quali l'irreversibilità del cedimento in fondazione e la presenza di onduline in cemento-amianto nella copertura. Posso garantire che non è affatto così.
La verità, almeno credo, che sia quella enunciata dal sig. Alfarini nel blog di Agostino Sella, e cioè che la grandiosa opera in cantiere, sia il frutto di un idea piccola piccola che più o meno sintetizzo così: " abbiamo raggranellato questa somma. cosa ci viene? La demolizione ! tutta? no! solo della parte di proprietà del Comune, perché per tutto dovremmo avviare degli espropri ai privati e pagargli l'indennizzo. "
Questa operazione, sviluppata così o no, manifesta una totale assenza di sensibilità nei confronti di una struttura che ha una storia, uno stile, è potrebbe tornare ad avere un'utilità per la cittadinanza.
Peraltro la splendida immagine che arricchisce questo post, evidenzia come la struttura apparirebbe se ristrutturata e zittisce quelli che, osservandola ora e senza immaginazione, la definiscono obbrobriosa.
Vorrei anche soffermarmi sulla "pregnante" opinione di tale Aldo che dice "..i soldi li mette la regione... in futuro...." questo che vuol dire? che siccome mamma regione dà le palanche è giusto demolirla? poi, in futuro, quando mamma regione rimmollerà altre palanche si ricostruirà un qualcosa di simile?...
ma se già c'è che senso ha demolirla (perché abbiamo i soldi e sarebbe un peccato non usarli?), e poi ricostruirlo quando e se la regione finanziera un'opera simile?.
Scusate, sarò presuntuoso, se chiedo quale tecnico o studio di progettazione, è stato indicato dall'amministrazione?
RispondiEliminaGrazie.
Questa volta concordo con il sindaco Nigrelli, per la decisione di abbattere la parte pericolante dell'ex cinema ariston.
RispondiEliminaHo capito che l'alternativa sarebbe tenerselo per un altro ventennio con il pericolo di crollo.
Sig. Benito non sempre si deve contestare tutto, a volte anche gli altri hanno ragione.
filiberto
Non è questione di Nigrelli, io voglio veramente capire se la demolizione è davvero l'unica soluzione. Non si può fare? Non sto criticando tanto la scelta, critico solo il fatto che queste cose vengano fatte proprio l'ultimo anno e a pochi mesi dalle elezioni. Poi demolizione o no io ho espresso un mio parere personale e non pretendo di avere ragione.
EliminaA volte, però, anche gli altri hanno torto.
RispondiEliminaLa comprensione non va confusa con la sensazione o il sospetto che la cittadinanza si godrà per un altro ventennio l'Ariston in quelle condizioni. Questa non mi pare una motivazione così valida per abbatterlo in fretta e furia, anche in virtù del fatto che delle Amministrazioni precedenti, hanno sborsato consistenti somme per l'acquisto, ed hanno impedito ad un noto privato di realizzarci un ipermercato. Detto questo, a mio avviso, sarebbe più logico creare una linearità di intenti tra amministrazioni precedenti, attuali e future. Così, invece, si corre il rischio, non di poco conto per i tempi che corrono, di buttare le somme stanziate in passato per l'acquisto e spenderne altre (anche se fornite interamente dalla Regione) per la realizzazione di un opera assai discutibile quale un parcheggio, attaccato ad una porzione di una costruzione demolita, dentro la quale troveranno alloggio dei servizi igienici pubblici.
Insomma.... in tutta coscienza, non mi pare che sia una genialata. Faccio notare che i servizi igienici pubblici esistenti, sono tutti abbandonati e chiusi, (tranne uno dietro il Palazzo di Città) perché non c'e nessuno preposto per la loro gestione e manutenzione.
Concludendo, sarebbe intelligente che le amministrazioni che si susseguono negli anni, non demonizzino asetticamente, azioni intraprese in precedenza cambiando radicalmente rotta per fare un dispetto oppure perché non hanno intenzione di continuare quel sentiero, perché questo vuol dire impegnare e buttare somme ogni qualvolta sale uno a dispetto di un'altro.
Cordialità
Se non si è capito, quì c'è una questione di spesa/benefici da considerare:
RispondiElimina1) abbatere la sola parte pericolante o ristrutturare assicurando la sola parte pericolante, costa uguale (ditte interpellate alla mano);
2) L'edificio è costato al comune un sacco di soldi in lire (un miliardo e passa).
3) demolirlo sembrerebbe che costi solo 370mila Euro circa.
In conclusione otteniamo una spesa del costo del cinema + costo oggi della demolizione = piccolo spiazzo deforme, con agiunta di facciate prima nascoste e che oggi sarebbe "igienico" ristrutturare al più presto per dare decoro alla veduta globale della piazza, per ottenere cosa, praticamente uno misero spiazzo per le giostrine.
Se poi, realisticamente ci si vuol costruire un seppur piccolo terminal, ci voglino pensiline, biglietteria, personale... tutte cose che costano e NON SI RICAVANO dalla mera demolizione.
Mi chiedo da cittadino, dove ci vedete un vantaggio economico o sociale, a perdere il valore complessivo accumulato, e che oggi siamo qui a discutere di perdere del tutto, portandolo uguale a zero.
Chiedo, con la massima apertura mentale se, conti alla mano, qualcuno mi sa spiegare dov'è l'affare!