Andare via o restare? Questo è il dilemma.

È proprio vero, abbiamo smesso di affrontare i problemi, adesso scappiamo convinti che non ci sia più nessuna possibilità.
Ogni giorno che passa va sempre peggio, amici, conoscenti,estranei lasciano Piazza Armerina, lasciano la Sicilia e alcuni lasciano l'Italia, partono tutti con una semplice speranza: crearsi un futuro e divenire economicamente autosufficienti.
La nostra è una situazione di inizio '900, dove tutti scappavano letteralmente per trovare fortuna in America e vivere cosi il sogno americano, attualmente di americano c'è parecchio, i sogni invece sono spesso sinonimo di illusioni (più che di desideri).
Sono qui oggi a constatare, con un pò di malinconia, che la gente ha smesso di lottare, ha smesso di credere nella propria nazione, ha smesso di credere nel proprio paese di nascita, nessuno vuole più lottare per l'Italia.
Di sicuro i politici hanno fortemente contribuito allo sfracello, ma è anche vero che i politici prima di esser tali hanno ricevuto la nostra benedizione tramite il voto, è anche vero che assai spesso hanno tradito la nostra fiducia ma è altrettanto vero che non sappiamo votare, possibile che non sappiamo più distinguere  l'onestà dalla disonestà? È anche tristemente risaputo che noi stessi ci siamo serviti della “disonestà” e ci siamo fatti corrompere con molta facilità senza pensare che ciò potesse portare conseguenze, e che conseguenze! Abbiamo messo in primo piano il nostro ego, prima io e poi tutti gli altri, pazienza. Egoisti.
Andare via molto spesso non è la soluzione, andare via è come arrendersi al proprio destino senza provare minimamente a cambiarlo, non riusciamo a renderci conto che tutti uniti abbiamo un enorme potere, il potere di cambiare le cose.
Sappiamo tutti cosa ci vuole per cambiare realmente le cose, eppure siamo sempre fermi al punto di partenza, sappiamo che il politico ci fregerà ma la X sul suo nome l'abbiamo messa noi, chi è il pazzo che si firma da solo la condanna a morte? Eccoci qui, sempre presenti, da decenni oramai!
Voglio dirvi un paio di cose, non voglio convincervi a restare, ma voglio provare a farvi riflettere, ci sono uomini che hanno provato a cambiare l'Italia, uomini che hanno combattuto per l'Italia, che sono morti per lei, come i Giudici Falcone e Borsellino (più la scorta e tutta la loro squadra), bene, ponetevi una semplice domanda: cosa ha spinto questi uomini a dare la vita per rendere l'Italia un posto migliore per tutti? Potevano benissimo andare via e probabilmente oggi sarebbero vivi e vegeti a farsi gli affari propri.
Non riesco ad arrendermi sapendo che questi uomini hanno lottato per rendere il posto dove vivo un posto migliore, non riesco ad essere egoista nei confronti di questi Uomini, non ci riesco, abbandonare l'Italia equivale a voltare le spalle all'operato di chi ogni giorno lottava/combatteva per rendere la vita degli altri migliore, a discapito della propria.
Ho come la sensazione che si stia tornando indietro,noi tutti non dimentichiamo ciò che hanno fatto questi uomini ma non facciamo nulla affinché tutto ciò non sia stato invano, è forse la sensazione che proviamo tutti,la sensazione che tutto sia stato vano ed  inutile, ma proviamo a lottare ogni giorno, proviamo a far sentire la nostra voce, non ci sono gli altri a lottare, ci siamo tutti noi, e fidatevi il “noi”  fa tanta paura a chi oggi ci governa dimenticandosi perché si trova li e sopratutto dimenticando grazie a chi oggi siede in quella comoda poltrona di velluto.

Tutto qui, dite quello che volete...datemi del nazionalista,fascista,patriottico fate quello che volete, sentitevi liberi di interpretare il mio messaggio a vostro piacimento.


Benito