Leader della protesta: o ci telefona Cancellieri o non ci muoviamo
La rabbia dei Forconi siciliani é riesplosa in Calabria, arrivando a cercare il blocco del traghettamento nello stretto, ma non è servita a far ottenere loro l'attenzione del Governo nazionale "nei confronti dell'economia della Sicilia e dei suoi abitanti" come chiedevano. Ed alla fine hanno deciso di smobilitare, tenendo però a precisare che la loro non è affatto una resa. I Forconi stazionavano a Villa San Giovanni, nel piazzale antistante le strade di accesso agli imbarcaderi per la Sicilia, da domenica scorsa per un'opera di volantinaggio. La protesta, autorizzata dalla Questura di Reggio Calabria, avrebbe dovuto concludersi stasera. Ma stamani, visto che nessun segnale giungeva da Roma, hanno deciso di inasprire la lotta. E così, poco dopo le 9, hanno lasciato l'ombra dei gazebo allestiti nel piazzale e si sono piazzati sulla strada per impedire il transito dei mezzi. Il blocco, però, è riuscito solo parzialmente.
Nel piazzale si sono fermati una quarantina di tir. Tutti gli altri provenienti dal nord e diretti in Sicilia sono stati fatti uscire dalla polizia stradale e dall'Anas allo svincolo dell'autostrada A3 a Campo Calabro e parcheggiati in un'area di sosta. Le auto, invece, sono state deviate sulla viabilità ordinaria ed hanno potuto raggiungere ugualmente le banchine dove attraccano i traghetti da e per la Sicilia aggirando il blocco. Il trasferimento sull'isola dunque, è proseguito per tutta la mattinata, anche se con un po' di ritardo e qualche disagio per gli automobilisti. "Resteremo qui sino a quando non riceveremo una telefonata del ministro dell'Interno cancellieri", ha detto in mattinata il leader dei Forconi Mariano Ferro. Ma la telefonata non è arrivata e col passare delle ore, probabilmente, lo sconforto ha preso il posto della rabbia.
E così, poco dopo le 13, i Forconi hanno deciso di sospendere il blocco e consentire lo smaltimento della coda dei tir che si era creata nel piazzale. La protesta avrebbe dovuto riprendere nel pomeriggio, ma alla fine è giunta la decisione di smobilitare. Quindi, non solo niente blocco, ma via anche i gazebo ed i volantini. Per Ferro ed i suoi, comunque, non si tratta di una resa. Tutt'altro. "Ce ne stiamo andando - ha detto Ferro prima di lasciare il piazzale di Villa San Giovanni - ma questo non significa affatto che ci stiamo arrendendo. In questi giorni non si è fatto sentire nessuno e questo ci dà la forza di non mollare. Molti dei problemi che abbiamo segnalato non sono solo nostri, ma di tutti gli italiani ed alcune cose che chiedevamo si potevano fare anche a costo zero. Vorrà dire che ci legheremo questa vicenda al dito e organizzeremo qualcosa a sorpresa più avanti. Magari a Roma. Allora forse ci vedranno e ci sentiranno". E mentre i Forconi smobilitavano i loro mezzi, il piazzale si é pian piano riempito di tir e di auto, con i conducenti pazientemente incolonnati. Questa volta, però, la fila non è stata provocata da una protesta, ma dall'intensificarsi del traffico dovuto ai primi vacanzieri diretti in Sicilia.
Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/07/13/-Forconi-bloccano-imbarcaderi-la-Sicilia_7181953.html
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