Per le strade siciliane vagano oltre 100mila cani senza un padrone. Un'emergenza dietro cui si nascondono anche numerosi interessi secondo Maurizio Catania, dell'Ufficio diritti animali di Catania.«Comprendo perfettamente che i cani, non hanno tessere di partito, non votano, non producono consenso, però diceva Gandhi la virtù di un popolo si misura nella capacità del mantenimento e del rispetto che si ha dei propri animali. Devo dire che gli sforzi sono solo a livello legislativo, ma molte volte il legislatore non è consigliato bene, perché dietro il randagismo esiste un'infinità di interessi: esiste chi fa l'imprenditore con gli animali, esiste l'interesse della speculazione degli animali, l'interesse della vivisezione che purtroppo è una piaga, anche se la legge la vieta». Per risolvere il problema il governo aveva pensato di proporre una tassa sui cani, idea affossata da numerose polemiche: in molti temevano che una tassa avrebbe prodotto l'effetto contrario.«Noi stiamo dotando di collarino contraddistintivo di colore rosso o fosforescente affinchè i cittadini vedendo quel cane sanno che il cane viene sterilizzato e seguito».
Fonte: http://multimedia.lastampa.it/multimedia/la-zampa/lstp/153366/
Ottimo articolo Benito.
RispondiEliminaAlla fine che ne paga le conseguenza sono i poveri animali abbandonati a loro stessi, o uccisi....