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martedì 13 marzo 2012

Riflessione n°19. La campagna elettorale.

Ci sono persone che nel periodo delle elezioni, come i serpenti, cambiano la loro pelle, diventano perennemente sorridenti e costantemente profumati serpeggiano nella città. Non c'è bisogno di dire di chi sto parlando.
Trovo l'atteggiamento “campagna elettorale” squallido, ciò che si vede in questi pochi mesi è riluttante, la campagna elettorale si trasforma in una corsa all'ultimo parente, all'ultima promessa di lavoro, in modo da creare, come direbbe un noto blogger piazzese, degli orticelli, a Piazza di orticelli nè abbiamo eccome, qualcuno lo nega ma in cuor suo sa benissimo che purtroppo questo fenomeno è radicato nel territorio.

Il fenomeno è chiamato clientelismo, dove chi “comanda” o vorrebbe farlo, instaura un rapporto di scambi e favori di qualsiasi esso siano, risorse, lavoro e molto altro, mi fermo qui e torniamo al discorso elettorale.
Finite le elezioni, tutto torna alla normalità, la persona che prima ti salutava sorridendo adesso lo fa in un altro modo, freddo,distaccato ed infine si dimenticherà di te e della promessa che ti ha fatto, e se mai se ne ricorderà, sta solo creando un danno, semplicemente perché avrà fatto la stessa promessa a centinaia di persone e ciò che si verrà a creare in seguito, potete benissimo immaginarlo.
Ovviamente, non tutti alle elezioni sfoggiano questo comportamento, anche se chi lo fa, lo fa in maniera vistosa, quasi stesse facendo un favore ad un amico o meglio ancora ad un parente, diffidate dalle promesse che vi fanno, se dovete, anzi se dobbiamo raggiungere uno scopo è sempre meglio raggiungerlo con le nostre forze e con i nostri meriti.
Ribadisco il fatto che qualcuno, qualche benpensante, definirà tutto ciò “qualunquismo”, può farlo pure tranquillamente, ma voglio dirgli che se la verità è scambiata per qualunquismo beh allora viva il qualunquismo.
A disposizione!


Benito

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