Stretta sulle liberalizzazioni: l’esame riparte domani
I professionisti incassano un doppio risultato utile nella sfida sulle liberalizzazioni che vede la Commissione Industria del Senato impegnata in un confronto serrato prima del voto in aula previsto mercoledì prossimo. Dal decreto legge sono stati depennati l’obbligo di preventivo e l’illecito disciplinare, due dei 54 emendamenti votati ieri che portano il totale a quota 77.
Per avvocati, commercialisti e altri professionisti salta così l’obbligo di preventivo in forma scritta. Il compenso del cliente dovrà essere «pattuito», e sarà necessario «un preventivo di massima», ma scompare, appunto, la forma scritta se richiesta dal cliente. Sempre in materia di tariffe è stato soppresso l’illecito disciplinare per i professionisti che non rispettano le nuove regole stabilite dal dl. La norma così come era uscita da Palazzo Chigi prevedeva che «l’inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare». Nella nuova formulazione la frase viene soppressa, e con essa l’illecito disciplinare. Sempre per i professionisti cambia il modo di costituire le società: i soci che investono senza avere il titolo potranno detenere solo una quota di minoranza. «In ogni caso - recita l’emendamento - il numero dei soci professionisti o la loro partecipazione al capitale sociale deve essere tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni».
Tribunali per le imprese In materia di impresa viene rafforzata la rete dei tribunali specializzati che saliranno in tutto a 20. Oltre alle 12 sezioni specializzate già esistenti ce ne saranno altre 8 nei capoluoghi di regione dove non esistono. La Lombardia ne avrà due: Milano e Brescia. Per il territorio compreso nella regione Valle D’Aosta e Trentino Alto Adige sono zione delle Srl semplificate dei «under 35», ma la sua opera sarà a titolo del tutto gratuito. Sarà «il consiglio nazionale del notariato a vigilare «sulla corretta e tempestiva applicazione delle disposizioni» da parte dei suoi iscritti. Saltano invece, le misure che puntavano a dedurre dagli utili netti «una somma corrispondente almeno al 25% di essi» da reimpiegare nella ricapitalizzazione della società o ripianare eventuali perdite. Buone nuove per i tirocinanti a cui viene riconosciuto un rimborso spese forfettario dopo i primi sei mesi di pratica. La durata del tirocinio, inoltre, «non potrà essere superiore a 18 mesi».
Pagamenti prodotti agricoli Novità anche in materia di commercio. Per i prodotti agricoli e agroalimentari resta l’obbligo di stipulare un contratto scritto ma cambiano i termini di pagamento: l’obbligo decorre dall’ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura, e non della consegna dei prodotti. Sono necessari trenta giorni per le merci deteriorabili e 60 per le altre.
Passa da 1.500 a 500 metri quadri la superficie minima dei distributori di carburanti che potranno vendere tabacchi. Inoltre è consentito ai gestori di aggregarsi, per sviluppare «capacità di acquisto all’ingrosso di carburanti, di servizi di stoccaggio e di trasporto». Successo personale della Lega infine con il passaggio del suo emendamento che impone agli enti locali di mettere «online» gli affitti passivi in essere con indicazione di costo e metratura.
Il nodo farmacie Revocata la seduta notturna, la Commissione si riunisce di nuovo domani con l’incognita delle «farmacie». Il contenzioso è, fra gli altri, sul quorum di abitanti per le nuove aperture e il «delisting» dei farmaci di fascia C: nodi da sciogliere in non più di 48 ore.
Fonte: http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/444043/
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