La politica ai tempi di Miroddi, ovvero l'involuzione della città di Piazza Armerina.
È arrivata la Primavera, almeno cosi dice il calendario, a Piazza Armerina però è arrivata la nebbia, una nebbia che ha tutto il sapore di un presagio nefasto, una nebbia politica che ha colpito la nostra città dal 2013 e che non accenna a diradarsi.
Quando nel 2013 venne eletto Filippo Miroddi, mai e poi mai ci saremmo aspettati di ritrovarci in situazioni paradossali che sanno di ridicolo e di beffa per la cittadinanza piazzese. Ad oggi l'amministrazione Miroddi è famosa per:
- Le voragini amministrative (ed anche stradali)
- Aver reso l'estate armerina in una sagra delle melanzane
- Trasformato il Palio dei Normanni in una carnevalata
- Totale assenza di programmazione, di qualsiasi tipo essa sia.
- Di aver nominato tanti di quegli esperti che oggi dovremmo essere come la Svizzera, sottolineo inoltre che tali esperti sono stati classificati dai revisori dei conti come “non conformi alla legge”.
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domenica 22 marzo 2015
sabato 21 marzo 2015
Piazza Armerina. Incontro di Studio Cultura senza limiti verso una Cultura per tutti.
Servizio Museo Regionale della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina
Comunicato Stampa
Incontro di Studio
Cultura senza limiti verso una Cultura per tutti
Palazzo Trigona - 24 marzo 2015, ore 9:30
Martedì 24 Marzo, presso la sala-conferenze di Palazzo Trigona della Floresta di Piazza Armerina, il Servizio Museo Regionale della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina presenterà l’incontro di studio ‘Cultura senza limiti verso una Cultura per tutti’, un meeting di intenti sulla tematica della progettazione multisensoriale ed inclusiva come strumento e metodo attraverso cui raggiungere una piena accessibilità dei beni culturali.
Ispirata ai principi normativi del ‘Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio’, secondo cui la valorizzazione del patrimonio culturale non può prescindere da una fruizione pubblica che tenga conto anche delle persone diversamente abili, l’iniziativa si propone di approfondire una riflessione mirata sull’accessibilità museale intesa come superamento delle cosiddette barriere percettive e sensoriali.
mercoledì 18 marzo 2015
Piazza Armerina. Un consiglio comunale a metà.

Nella giornata del 17 Marzo si è svolto il consiglio comunale, dove il Sindaco Miroddi ha letto una relazione riguardante il suo operato e lo stato di attuazione del suo programma.
Chiaramente si è trattato di un lunghissimo monologo fatto di numeri, cifre e milioni di euro, tant'è che ad un certo punto sembrava di assistere ad una lezione di economia al CEPU, la relazione più che una vera relazione sembrava sopratutto una lunghissima giustificazione, la crisi, le difficoltà economiche, il patto di stabilità, insomma nulla di nuovo sotto il sole.
lunedì 16 marzo 2015
Chiude, dopo ben 18 anni, Regal Casa di via Manzoni. Di Patrizio Roccaforte
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Chiude, dopo ben 18 anni, Regal Casa di via Manzoni.
Ed è una tragedia. Non tanto e non solo perchè chiude un negozio ma per le motivazioni di fondo.
“Piazza Armerina ha chiuso, sta chiudendo”, mi ha detto un operatore, “e quello che è peggio, è che non si vedono segnali che possano fare pensare ad una inversione di segno. Mentre a Caltagirone c'è un grosso ospedale che funziona ed un tribunale, mentre ad Enna c'è l'università, che generano movimento, a Piazza tutto questo non c'è e non ci sono neanche delle alternative.” “E poi, mentre fino a qualche tempo fa ad acquistare a Piazza Armerina venivano da San Cono, da San Michele di Ganzaria o da Mirabella Imbaccari da qualche tempo questi non vengono più e si spostano altrove, per cui andiamo via.”
Chiude, dopo ben 18 anni, Regal Casa di via Manzoni.
Ed è una tragedia. Non tanto e non solo perchè chiude un negozio ma per le motivazioni di fondo.
“Piazza Armerina ha chiuso, sta chiudendo”, mi ha detto un operatore, “e quello che è peggio, è che non si vedono segnali che possano fare pensare ad una inversione di segno. Mentre a Caltagirone c'è un grosso ospedale che funziona ed un tribunale, mentre ad Enna c'è l'università, che generano movimento, a Piazza tutto questo non c'è e non ci sono neanche delle alternative.” “E poi, mentre fino a qualche tempo fa ad acquistare a Piazza Armerina venivano da San Cono, da San Michele di Ganzaria o da Mirabella Imbaccari da qualche tempo questi non vengono più e si spostano altrove, per cui andiamo via.”
Chiude un altro negozio a Piazza Armerina. Piccola riflessione.

Benito
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