Di: Giampiero Alfarini
Sarà l’età che avanza o l’influenza in corso che mi rende irrequieto, ma sento il bisogno di questa pubblica riflessione sul mare di cazzate che ho sentito all’indomani del comizio di Beppe Grillo.
Ho sentito parlare di attacco alla democrazia e alla libertà di stampa , di linguaggio scurrile che ha scosso le coscienze e le delicate orecchie di alcuni cittadini piazzesi falsi moralisti
Gli stessi falsi moralisti, pseudo giornalisti locali e/o borracciari di qualche candidato, che fingono di non sapere che basta accendere la televisione e guardare un talk show qualsiasi, per sentire volgarità della peggiore specie al cui confronto Beppe Grillo diventa un chierichetto.
Gli stessi falsi moralisti che parlano di attacco alla democrazia ma che non hanno levato un grido su deputati e sottosegretari pregiudicati che si sono succeduti in una agghiacciante parata degli orrori di questa campagna elettorale.
Gli stessi falsi moralisti che additano il leader del M5S come censore della libertà di stampa, fingendo di ignorare che non è stato Beppe Grillo a relegare l’Italia al 57° posto al mondo nella libertà di stampa dopo paesi come Botswana e Niger.
Gli stessi falsi moralisti che improvvisamente si sono prodigati in una strenua difesa del povero cameraman di RAI 3 (Agorà) il quale è stato “oscurato” e poi allontanato dal comizio ( in realtà il povero sventurato se la rideva di gusto e la sera è pure stato invitato a cena da Beppe).
A questi falsi moralisti, dunque, voglio offrire uno spunto di riflessione sulla libertà di stampa in questo paese.
In occasione del comizio di Beppe a Marina di Ragusa, siamo stati intervistati da RAI 3.
La giornalista ci ha domandato se condividessimo l’attacco alla stampa e alle TV lanciato da Grillo, in particolare contro la RAI.
Abbiamo risposto, in buona sostanza, (ognuno con diverse argomentazioni), che la RAI è da tempo lottizzata dai partiti politici e che non rende un corretto servizio al paese.
Naturalmente l’intervista è stata tagliata e montata ad arte dalla RAI.
L’indomani, a Piazza Armerina, la giornalista riconoscendomi, mi ha chiesto scusa per il taglio dell’intervista a suo dire troppo lunga.
Le ho risposto che forse più che lunga, l’intervista era scomoda.
Pertanto, ha riproposto una nuova intervista ad Alessio e Benito che, nonostante le rassicurazioni, non è nemmeno andata in onda.
Nella stessa giornata, nemmeno a farlo apposta, le telecamere di Piazza Pulita (LA7) hanno intervistato alcuni anziani, tra i quali mio suocero, seduti sui muretti della Commenda.
Sostanzialmente chiedevano come mai non si fossero avvicinati al palco e se si trovassero lì per ascoltare il comizio di Beppe o per i comizi a seguire.
Mio suocero ha candidamente risposto che era lì per Grillo e che poi se ne sarebbe andato.
La risposta non deve essere stata soddisfacente per l’intervistatore che si è prodigato a cercare qualcun altro che non era lì in sostegno dell’artista genovese.
Esattamente quello che diceva Beppe Grillo sul palco parlando di questa emittente : “ questi vanno in giro cercando qualcuno che mi denigri. Certo a qualcuno starò sulle palle”
Questi sono i fatti.
A voi il giudizio!
N.B. Spero che l’uso delle parole “cazzate e palle”, non abbia turbato la vostra serenità!
Bellissimo commento approvo.
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