Come oramai tutti sapete, ieri un incendio di grandi proporzioni ha distrutto il bosco della Bellia.
Quei boschi dove noi tutti almeno una volta abbiamo ammirato, quei boschi cosi freschi ed accoglienti da essere entrati nel cuore di ogni Piazzese vero, quei boschi che evidentemente avevano dato fastidio a qualche stronzo a qualche vigliacco che nella giornata di ieri ha commesso il più vile dei gesti.
Tutti ci siamo resi conto di aver perso qualcosa di più di un semplice bosco, ci siamo resi conto di aver perso un pezzo di noi stessi, un pezzo della nostra vita passata e futura, ora è inutile piangerci addosso, se vivessimo in una società civile la campagna di prevenzione sarebbe stata di grandi proporzioni purtroppo viviamo in una società dove amiamo trasformarci da civili ma in realtà dentro di noi il mostro dell'inciviltà è sempre in agguato e pronto all'autodistruzione.
In tutta questa faccenda penso sia doveroso avviare le indagini ed individuare i colpevoli, solo che, alle volte, mi pare di trovarmi in Korea del Nord e che quindi finisca tutto nel dimenticatoio. A 22 anni, l'idea di fuggire da questo postaccio si fa sempre più incessante, resistere è la parola d'ordine.
Lutto cittadino.
Benito
Nessun commento:
Posta un commento