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martedì 1 maggio 2012

Rimborsi elettorali: ecco come investire meglio quei 2,3 miliardi

Si è discusso e ci si è indignati di fronte alla cifra stratosferica, 2,3 miliardi di euro, erogata ai partiti in 18 anni dal 1994 ad oggi, sotto forma di rimborsi elettorali. In pochi però si sono chiesti cosa avremmo potuto fare con tutti questi soldi. Lo hanno fatto quelli di Tesionline, un sito che da dieci anni offre la possibilità di pubblicare in rete (ricevendo un compenso in base ai download) la propria tesi di laurea. Hanno condotto un sondaggio su 12.000 giovani under 35. Ecco le quattro proposte che hanno convinto la maggioranza dei partecipanti e che, secondo loro, avrebbero potuto contribuire a mettere in sesto l’economia del nostro Paese.

CREARE START UP
Al primo posto con oltre il 46% delle preferenze, c’è il sostegno alle start up e all’imprenditoria giovanile. Lo staff di Tesionline ha immaginato che, se ogni start – up si fosse impegnata ad assumere almeno 6 persone ricevendo in cambio 300.000 euro dallo Stato da restituire in 7 anni, con 2,3 miliardi di euro si sarebbero potute garantire 7.666 nuove aziende, 426 ogni anno per 18 anni, con una ricaduta occupazionale di 2.550 persone, vale a dire 46.000 posti di lavoro in 18 anni. E anche se il 30% delle start - up fosse poi fallita, i nuovi occupati sarebbero stati comunque 32.000 e lo Stato avrebbe ancora in cassa 1,6 miliardi.

SVILUPPO BREVETTI
La seconda scelta dei laureati italiani, con oltre il 42% delle preferenze, è il settore della ricerca (curiosamente al primo tra i non laureati al 41%): i 243 brevetti registrati dai nostri ricercatori che lavorano all’estero producono un risultato economico di circa 1 miliardo di euro, che l’Italia vede quindi sfumare ogni anno. Bene, con 2,3 miliardi di euro in 18 anni il nostro Paese avrebbe potuto finanziare 4.600 progetti di ricerca da 500 mila euro ognuno, pari a 255 progetti l’anno. Lo Stato, così, avrebbe speso inizialmente 2,3 miliardi ma ne avrebbe successivamente incassati 18.

GREEN ECONOMY NEI CAPOLUOGHI
La green economy si piazza al terzo posto con il 32,5% delle preferenze: con 2,3 miliardi di euro si sarebbero potuti finanziare oltre 38 progetti smart city (simili a quello della città di Genova con un investimento di 60 milioni). Detto in altri termini, in 18 anni tutte le grandi città italiane sarebbero oggi smart e respirerebbero un’aria molto più pulita, risparmiando il 20% di energia.

BORSE DI STUDIO
Quarta posizione, con il 31% delle preferenze, sono i finanziamenti per lo studio: con 2,3 miliardi di euro avremmo potuto pagare 460.000 borse di studio da 5.000 euro l’una, pari a a 25.556 ogni anno per 18 anni.

Fonte: http://blog.panorama.it/economia/2012/04/30/rimborsi-elettorali-ecco-come-investire-meglio-quei-23-miliardi/

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