La stangata Imu non riguarda solamente i contribuenti proprietari di prime e di seconde case. Stando alle prime stime compiute dalla Fipe, infatti, i proprietari di bar e di ristoranti pagheranno complessivamente più di 188 milioni di euro per mettersi in regola con il versamento sulle imposte municipali uniche. E l’esborso potrebbe essere ben più pesante.
Fipe sostiene infatti che – calcolando l’introito Imu su bar e ristoranti, mediante l’applicazione di un’aliquota minima pari al 7,6 per mille – l’indotto complessivo nelle casse di Comuni e Stato sarà pari ad almeno 188 milioni di euro. Non solo: tenendo in considerazione che le singole municipalità potrebbero apportare un rincaro pari a 0,3 punti percentuali (portando così l’aliquota massima al 10,6 per mille) e che entro il 10 dicembre il presidente del Consiglio dei Ministri, con proprio decreto, potrebbe apportare ulteriori modifiche alle aliquote IMU, il peso sulle tasche degli esercenti commerciali potrebbe essere ben maggiore.
Intanto, basandoci sui dati minimi, Fipe ricorda come l’incremento rispetto alla vecchia imposta comunale sugli immobili sia comunque pari al 100%. L’incremento medio sarà infatti pari a oltre il 90%, per un carico di 630 euro a persona.
Se invece i Comuni dovessero applicare la maggiorazione dell’aliquota, l’impatto salirebbe complessivamente a 342 milioni di euro, con un esborso medio di 1.200 euro a testa (e un apprezzamento del 170 per cento).
Nel calcolo dell’imposta municipale unica, la Fipe ha altresì ricompreso anche gli effetti dell’imposta municipale unica sui cnaoni di locazione, in considerazione dell’ipotesi (tutt’altro che rara) che i proprietari cerchino di recuperare la maggiorazione d’imposta in fase di rinnovo, man mano che i contratti giungeranno a scadenza.
Pertanto, l’impatto produrrà un effetto negativo sul medio termine, con una stima di impatto immediato, per il 2012, che passa a 56 milioni di euro di maggiori imposte.
Sempre secondo quanto affermato dalla Federazione dei pubblici esercizi, su un immobile con una rendita catastale pari a 1.500 euro, l’Imu 2012 sarà pari a 658,35 euro, contro i 315,63 euro dell’Ici 2011. Se la rendita cresce a qutoa 4 mila euro, si pagherà per l’Imu 2012 1.755,60 euro a testa, il 92% in più rispetto all’imposta comunale sugli immobili pagata nel 2011 (841,68 euro).
Ricordiamo, in proposito, che anche per quanto concerne l’Imu per bar e ristoranti, il primo pagamento scade il 18 giugno, con versamento di una quota pari al 50% dell’imposta calcolata sulla base dell’aliquota ordinaria dello 0,76%. La restante parte andrà invece pagata entro il 17 dicembre: considerato che sia il governo che i Comuni torneranno sull’argomento nel prossimo autunno, è pressochè impossibile, allo stato attuale, calcolare quando i proprietari di esercizi commerciali andranno a pagare di conguaglio.
Fonte: http://www.vostrisoldi.it/articolo/imu-bar-e-ristoranti-stangata-in-arrivo-per-gli-esercenti/59351/
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