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martedì 24 aprile 2012

Sicilia: caos nel trasporto pubblico locale

PL e possibili dimissioni Lombardo. 1,3 mln in meno in bilancio e nessun Piano regionale

Il decreto legge sulle liberalizzazioni chiede alle regioni di definire gli ‘ambiti ottimali’ e i servizi pubblici che saranno gestiti da quegli ambiti. Gli ambiti debbono essere almeno provinciali e l’aspettativa diffusa è che i servizi gestiti da detti ambiti saranno rifiuti, trasporto locale, acqua. Le regioni dovranno normare gli ambiti ottimali entro il 30 giugno prossimo.
In questo quadro e tra i rumors che si rincorrono da alcuni giorni sulle possibili dimissioni del Presidente Raffaele Lombardo- “per dedicarmi pienamente alla mia difesa”, ha commentato dal suo blog- va letto il destino del trasporto pubblico locale (TPL) siciliano. Destino volto ai soli tagli alla spesa invece di una seria razionalizzazione, così svelerebbe l’ultima finanziaria approvata nottetempo dall’Ars. Nel settore TPL, per il 2012, i tagli in bilancio valgono 1,3 milioni di euro.
“Perché il Governo nazionale, per le regioni a statuto speciale, non ha concesso in deroga l’esclusione del trasporto pubblico dal Patto di stabilità, sicché il contenimento della spesa in questo capitolo è necessario per onorare gli equilibri di bilancio imposti dal Patto stesso”, si difende l’assessore regionale dell’Economia Gaetano Armao. Ma rispetto ai collegamenti che saranno tagliati e ai posti di lavoro che di conseguenza saranno messi a rischio, il nodo non è rappresentato tanto dal Patto di stabilità quanto, ammette lo stesso deputato della maggioranza Giovanni Barbagallo (PD), “essere arrivati a questa finanziaria senza un’idea di futuro, una prospettiva”. “Dovevamo definire i servizi minimi essenziali, dovevamo avere una strategia, un progetto che ci consentisse di tenere in vita un settore che garantisce il diritto alla mobilità e ai soggetti più deboli”, aggiunge Barbagallo. E invece la Sicilia non ha messo mano al Piano regionale trasporti, intanto che il contesto politico è mutato a causa delle vicende giudiziarie che coinvolgono Raffaele Lombardo e che non fanno escludere, a breve, le dimissioni del Presidente.

Rispetto a questi e molti altri temi della politica siciliana bisogna attendere la seduta dell’Ars del prossimo 26 aprile, convocata su richiesta del  Presidente Lombardo per comunicazioni urgenti all’Assemblea: “se il Governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate non c’è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per votare prima, cioè in autunno prossimo, e metteremo in essere le condizioni perché ciò avvenga”, dichiara Lombardo e aggiunge:
“una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la mia vicenda giudiziaria, sulla quale renderò conto, in maniera il più possibile obiettiva, all’Ars il prossimo 26 aprile. E poi, come è giusto e doveroso che sia, cercherò di dedicarmi pienamente alla mia difesa perché, come si dice, ognuno è il miglior avvocato di se stesso perché nessuno come noi stessi sa quanto è capitato attorno a noi e quello che abbiamo fatto nella nostra vita”.

Fonte: http://www.messinaweb.tv/arancio/politica/sicilia-caos-nel-trasporto-pubblico-locale/

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