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sabato 21 aprile 2012

Invochiamo a gran voce le dimissioni dell'Assessore al verde pubblico Giuseppe Di Prima.

La fontana della Villa Garibaldi

L'Estate è alle porte (forse!), è possibile già notare autobus ed automobili carichi di turisti, tutti pronti per godersi fino in fondo la nostra amata città di Piazza Armerina, tutti pronti per questa piccola ma grande  avventura,attenzione a quest'ultima parola,avventura non è stata messa li a caso per pura retorica, è stata messa li appositamente.
L'enciclopedia più amata dagli studenti ci definisce cosi il significato di avventura “Un'avventura definisce un'esperienza entusiasmante o inusuale. Può anche indicare anche un'impresa audace e rischiosa dall’esito incerto.”
Proprio cosi, inoltrarsi a Piazza Armerina è un impresa audace e rischiosa, il tutto perché il nostro paese si sta trasformando in una città-foresta, dovunque andiamo  troviamo non un pò di erbaccia (che ci potrebbe magari stare) ma una vera propria vegetazione selvaggia.

Negli ultimi anni si è notato come le cose sono cambiate e  peggiorate in una maniera che ha superato di gran lunga il ridicolo, il nostro verde pubblico, senza usare giri di parole, fa veramente schifo, è innegabile.
Basta farsi un giro nel Quartiere Canali per poter ammirare la fitta vegetazione, di questo passo tra i Canali e il Vietnam ci saranno ben poche differenze, per non parlare delle potature degli alberi fatte in una maniera  a dir poco oscena.
La Villa Roma chiusa e lasciata in stato di abbandono, la Villa Garibaldi che fu chiusa e tempestata di telecamere (usate per prevenire lo spaccio) ma che ora, oltre le telecamere, si ritrova una fontana abbandonata ed un parco giochi adatto ai fantasmi qui è meglio non continuare perché si rischia di ripetere le stesse cose che si ripetono da anni oramai.
Caro assessore Giuseppe Di Prima si faccia un giro per tuta Piazza Armerina ed una volta terminato il “safari” vada a rassegnare le dimissioni, non lo dico da uomo politico quale non sono, ma da semplice cittadino che ha visto il suo paese diventare una foresta, lo faccia per il suo bene (e per la città!) faccia tesoro di questa esperienza e chissà forse fra 100 anni potrà essere nuovamente rieletto.

Benito

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