Famiglie italiane sempre piu' povere ma l'indebitamento resta "contenuto". E' questa la fotografia scattata dal Rapporto sulla stabilita' finanziaria della Banca d'Italia. Nel complesso, comunque, sia per quanto riguarda le famiglie sia le imprese, "le condizioni finanziarie del settore privato rimangono nel complesso equilibrate" anche se "risentono della recessione in atto e delle tensioni nell'offerta di prestiti". Secondo lo studio di palazzo Koch, tra il 2008 e il 2010 la quota dei nuclei con debiti, gia' contenuta, e' scesa ulteriormente (al 24,1% dal 26,5%). Si e' inoltre ridotta la percentuale di famiglie con basso reddito che hanno un mutuo (tra quelle appartenenti al quartile di reddito piu' basso la quota si e' dimezzata, al 4,8%).
Un'evoluzione, osserva il Rapporto, che "riflette in ampia misura le tensioni nell'offerta di credito registrate negli anni scorsi (la percentuale di famiglie che non hanno ottenuto almeno in parte il credito richiesto e' salita dal 23 al 28%), oltre che la minore domanda di prestiti; contribuisce a spiegare, insieme con l'assenza di bolle speculative sul mercato immobiliare, il volume relativamente basso di insolvenze tra i prestiti alle famiglie".
Intanto, oggi l'asta dei Bot semestrali ha registrato un'enorme richiesta anche se i tassi sono risultati in rialzo: il rendimento si e' attestato all'1,772% in crescita dello 0,653% rispetto all'asta precedente. In totale via XX settembre ha collocato titoli per 8,5 miliardi di euro, a fronte di una domanda pari a 14,553 miliardi, praticamente quasi doppia rispetto all'offerta. Dopo il rally di ieri, chiusura invece negativa per Piazza Affari, con le principali banche in continua 'emoraggia' e incapaci di frenare l'ondata di vendite. Il Ftse Mib ha chiuso a -0,66% a 14.509 punti, mentre l'All share ha perso lo 0,56% a 15.524 punti. 'Collassa' il titolo Fiat che perde il 5,1% in seguito alla diffusione dei conti trimestrali e male anche le banche con lo spread tornato vicino ai 400 punti: Unicredit perde il 2,7%, Intesa lo 0,9%, Monte dei Paschi il 2,9%, Mediobanca l'1,1%. Le borse europee chiudono invece contrastate, limando le perdite di meta' seduta e sulla scia di Wall Street, positiva grazie alla rescita superiore alle attese delle vendite di case in corso in Usa. Le pressioni al ribasso derivano dalle vendite sui bancari, causate dai deludenti bilanci di Santander, Deutsche Bank e Barclays nonche' dalle incertezze politiche legate alle elezioni in Francia e alla crisi di governo in Olanda. Domani si avra' il 'verdetto' dei mercati sullo sblocco della situazione ad Amsterdam dove il piano di bilancio 2013 gode del sostegno della maggioranza del Parlamento, dopo che anche il partito dell'opposizione GreenLeft ha acconsentito ad approvarlo. Novita' che potrebbe ridare domani fiato alle borse.
Fonte: http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201204262017-ipp-rt10236-bankitalia_famiglie_piu_povere_ma_hanno_pochi_debiti
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