Il primo articolo della Costituzione italiana recita cosi: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” mi soffermo su questa prima parte perché fa subito riflettere e in contemporanea fa anche ridere (per non piangere).
Leggendo quella prima parte, e adattandola alla situazione odierna, saltano subito all'occhio delle stranezze, l'Italia quindi si definisce una democrazia, ovvero “governo del popolo”, tuttavia oggi le cose non stanno cosi, di democratico in Italia c'è ben poco, il potere non è del popolo ma è in mano ai soliti ricchi potenti (in stile oligarchico), il quale non hanno idea di cosa voglia dire la parola “lavorare” ma che ne parlano come se sapessero perfettamente cosa sia il lavoro.
Il fantomatico “lavoro” di cui parla il primo articolo è sempre stato un sogno per gli italiani poiché i politici stessi hanno raramente creato lavoro, quasi sempre il lavoro creato è servito per sistemare parenti o amici assai spesso incapaci di gestire il lavoro regalatogli.
Può sembrare qualunquismo, ma basta uscire un attimo dalla logica del politicamente corretto e la triste verità salirà a galla, in Italia il lavoro è sempre stato arduo da trovare.
Quindi al momento il primo articolo della Costituzione andrebbe rivisto in questa maniera “L'Italia è una Repubblica oligarchica fondata sulla disoccupazione giovanile” per poi concludersi “La sovranità appartiene ai banchieri che la esercitano a loro piacimento infischiandosene della Costituzione”.
Esagero? Forse, magari è il mio essere giovane che mi fa esagerare, forse è la situazione tragica che mi fa pensare tutto ciò, ma almeno non vivo nell'illusione che il mio domani sarà roseo.
Se volete contraddirmi, compatirmi, smentirmi, io sono qua a vostra disposizione.
Benito
concordo pienamente con la modifica dell'art 1 della Costituzione Italiana!!!
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