Dopo la tragica traversata del Canale di Sicilia costata la vita a cinque dei 57 profughi che a bordo di una carretta del mare stavano cercando di raggiungere Lampedusa, la maggiore delle Pelagie vive ore di ansia temendo una nuova ondata migratoria dal nord Africa, come accaduto nell'estate del 2011.
In poco più di 24 ore sull'isola sono sbarcati oltre 270 immigrati salvati dai mezzi della Guardia costiera, della Guardia di finanza, e dal rimorchiatore "Asso 30", mentre navigavano su tre imbarcazioni che solo per buona sorte non sono colate a picco. Sulle barche c'erano donne, una delle quali incinta che è stata trasferita all'ospedale Civico di Palermo insieme ad altre quattro profughi, e bambini.
Per far fronte ad un eventuale arrivo in massa di un nuovo flusso migratorio, la riapertura del centro d'accoglienza è dunque la priorità per l'isola. Ne è convinto il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis," che ha chiesto al ministero dell'Interno la "riapertura immediata del centro entro le prossime 24 ore". Così, come l'invio sull'isola di squadre della Protezione civile. "Ho cercato di parlare con il capo del dipartimento Franco Gabrielli - ha detto De Rubeis -. Non vogliamo che accada quello che è successo l'anno scorso. Non possiamo rischiare di perdere anche questa stagione turistica".
Fonte: http://www.tmnews.it/web/sezioni/cronaca/PN_20120319_00002.shtml
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