Palermo, 1 mar. - (Adnkronos) - Un ''appello ai rappresentanti eletti dal popolo ad ogni livello, di ogni schieramento" perche' non sottovalutino ''la grave crisi economica che sta interessando la Sicilia, che potrebbe degenerare in una rivolta sociale". A lanciarlo e' il vescovo di Piazza Armerina (Enna), monsignor Michele Pennisi, che oggi ha inviato un messaggio di solidarieta' ai partecipanti alla 'Marcia per il lavoro e lo sviluppo', che oggi ha visto scendere in piazza a Palermo circa 25mila persone.
Per monsignor Pennisi occorre che ''la solidarieta' prevalga sul tornaconto, la giustizia sull'illegalita'; il lavoro deve essere riscattato dallo sfruttamento, la dignita' del lavoratore riconosciuta e tutelata; la convivenza civile deve essere affrancata dalla disperazione. Per questo motivo - dice - faccio appello ai rappresentanti eletti dal popolo ad ogni livello di ogni schieramento politico e al Governo nazionale e regionale perche' non sottovalutino la grave crisi economica che sta interessando la Sicilia, che potrebbe degenerare in una rivolta sociale''.
La politica per il vescovo di Piazza Armerina ha il dovere di ascoltare ''il grido di disperazione che proviene da tanta gente che si sente abbandonata a se' stessa'', e deve favorire ''lo sviluppo economico dei nostri territori superando inutili pastoie burocratiche, attraverso la realizzazione urgente di opere infrastrutturali e investimenti immediatamente cantierabili, aiuti concreti e immediati alle nostre popolazioni, leggi giuste che favoriscano il bene comune delle nostre popolazioni''.
Per monsignor Pennisi occorre che ''la solidarieta' prevalga sul tornaconto, la giustizia sull'illegalita'; il lavoro deve essere riscattato dallo sfruttamento, la dignita' del lavoratore riconosciuta e tutelata; la convivenza civile deve essere affrancata dalla disperazione. Per questo motivo - dice - faccio appello ai rappresentanti eletti dal popolo ad ogni livello di ogni schieramento politico e al Governo nazionale e regionale perche' non sottovalutino la grave crisi economica che sta interessando la Sicilia, che potrebbe degenerare in una rivolta sociale''.
La politica per il vescovo di Piazza Armerina ha il dovere di ascoltare ''il grido di disperazione che proviene da tanta gente che si sente abbandonata a se' stessa'', e deve favorire ''lo sviluppo economico dei nostri territori superando inutili pastoie burocratiche, attraverso la realizzazione urgente di opere infrastrutturali e investimenti immediatamente cantierabili, aiuti concreti e immediati alle nostre popolazioni, leggi giuste che favoriscano il bene comune delle nostre popolazioni''.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/947509/Crisi__vescovo_Pennisi__politica_non_sottovaluti_rischio_rivolta_sociale.html
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