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lunedì 20 febbraio 2012

Courmayeur, blitz del fisco sulle piste da sci

Controllati dagli ispettori negozi, alberghi e ristoranti

MILANO - Nuova trasferta degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate. Questa volta la località di vacanza prescelta è Courmayeur, in provincia di Aosta. Gli uomini del fisco, come già accaduto a Cortina, Milano e Sanremo, hanno spulciato i conti di numerosi esercizi commerciali del piccolo centro sciistico. Fin dalle 10.30, alcune decine di ispettori, con gli sci ai piedi, sono saliti in quota sulle piste innevate e assolate della località vip, diretti verso i primi obiettivi della giornata: le baite-ristoro. Altri funzionari (una sessantina in tutto) si sono concentrati, a valle, sul centro del paese. Nella rete sono finiti circa 30 esercizi commerciali tra ristoranti, bar e negozi. I funzionari si sono appostati alle spalle del registratore di cassa e hanno vigilato sulla regolare emissione degli scontrini fiscali.

IL NUOVO SISTEMA - Il piano di controlli a tappeto lanciato dal governo mira a limitare (con l'arma della «intimidazione») l'evasione fiscale, e a diffondere una nuova cultura della legalità. In occasione del primo blitz a Cortina ci furono controlli su 35 esercizi commerciali, che quel giorno, per la presenza del fisco, registrarono il 300% degli incassi in più. Gli ispettori verificarono la proprietà effettiva di 251 auto di lusso di grossa cilindrata, e in 42 casi i proprietari avevano dichiarato non più di 30.000 euro lordi di reddito.

LA STAGIONE DEI CONTROLLI - La perla delle Dolomiti - ora seguita dalla nota e frequentata località sciistica valdostana - non è stata la sola località a finire nei mirino delle verifiche. Gli accertamenti dell'Agenzia dell'Entrate si sono svolti anche a Roma dove, il 14 gennaio, sono state battute le strade dello shopping di quattro quadranti della capitale tra i quali quello delle vie del centro. Poi è toccato ai locali della Movida milanese, compresi quelli sui Navigli, ad essere passati al setaccio da discreti finanzieri in borghese accanto alla cassa. Nelle ispezioni nel capoluogo milanese è emerso anche molto lavoro nero. A San Valentino, in concomitanza con la prima serata del Festival di Sanremo, il fisco ha fatto controlli a tappeto anche nei locali vicino al Teatro Ariston e il giorno dopo è toccato a Napoli.

LA TESI DEL SINDACO - «Non ci siamo accorti di nulla e francamente non ci preoccupiamo di questi controlli, che spesso interessano il nostro paese». È invece tranquillo il sindaco di Courmayer, Fabrizia Derriard, nel commentare i controlli anti-evasione da parte dell'Agenzia delle Entrate in corso nella cittadina ai piedi del Monte Bianco. «Nessun commerciante o ristoratore mi ha contattato preoccupato da questa eventualità, siamo una località turistica che sta lavorando, è abbastanza ovvio che, visto il »trend« nazionale, prima o poi sarebbero arrivati qui. Non abbiamo timore, siamo tranquilli», ha aggiunto.

I PERSONAGGI FAMOSI - Nell'affollata via Roma c'erano oggi anche alcune celebrità che frequentano abitualmente la prestigiosa località. Tra questi la parlamentare Daniela Santanchè con Alessandro Sallusti, direttore del Giornale. L'esponente del Pdl, contattata dall'Ansa, ha spiegato: «Ero sulle piste. Non mi sono accorta di nulla...». E poi coglie l'occasione per ribadire le sue critiche alla «spettacolarizzazione» dei recenti interventi della Finanza. «Sia chiaro - precisa Santanchè - la lotta all'evasione è sacrosanta e nessuno in materia può insegnare niente a noi, che l'abbiamo portata avanti quando eravamo al governo».

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_18/finanza-sci_3ecce680-5a3c-11e1-bf04-228ddd739b1f.shtml

1 commento:

  1. e continua la mattanza!!!pero' nessuno spiega che visto il fenomeno diffuso del non fare lo scontrino fiscale (che e' reale e nessuno nega) gia' da qualche anno (6/7) hanno introdotto gli "studi di settore", e applicandoli per ogni tipologia di attivita' a secondo della zona di ubicazione si calcolano le imposte da versare a prescindere da quanto sia quantificato il corrispettivo annuale... lo scontrino e' diventato solo un mezzo per fare cassa a discapito delle attivita' commerciali (un po' come accade con l'auto velox che da deterrente e' diventato una condanna)!!! dico inoltre che piuttosto che creare questo allarmismo nella testa della gente e piuttosto di provocare un collasso imprenditoriale, sia piu' opportuno fare delle riforme che risolvano il prob alla base...prevenendo il prob e nn provocando un scontro sociale.... Nell'ultimo periodo si e' passato dal fannullone (impiegato) all'evasore totale (piccolo imprenditore) nel contempo si aumentano i privilegi della Casta e si permette alle catene commerciali (vedi ikea) di emettere scontrini nn fiscali...insomma, la solita manovra per creare scontro e dividere ulteriormente il ceto medio/basso!!!!
    S. Brighina

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