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mercoledì 7 marzo 2012

Riflessione n°16. Barriere architettoniche a Piazza Armerina

Non tutti sanno cosa siano le barriere architettoniche, non tutti sanno a cosa servono, eppure Piazza ne è  piena.
Le barriere architettoniche (come ci dice l'enciclopedia più amata degli studenti) sono quegli elementi costruttivi che impediscono o limiti gli spostamenti di persone (sopratutto di persone con limitate capacità motorie), si parla quindi del diritto alla libertà di movimento,e mi riferisco in generale a quelle persone che sono affette da un handicap e purtroppo devono usare una sedia a rotelle per gli spostamenti.

Piazza Armerina, purtroppo,  è un percorso ad ostacoli, molti marciapiedi hanno solamente una “scivola”, infatti dall'altro lato troviamo un marciapiede che diventa un impossibile montagna da scalare, per non parlare del fatto che molti edifici pubblici,uffici e servizi di trasporto sono anch'essi sprovvisti di qualsiasi strumento che possa permettere l'accesso a chi soffre di questi problemi.
È un problema serio, e ahimè parecchio sottovalutato, abbiamo tutti gli stessi identici diritti perché però noi possiamo circolare tranquillamente e loro no? Chi sta “in alto” si passi la mano sul cuore e cerchi di risolvere questo problema, la città stessa ne gioverebbe.


Benito 

2 commenti:

  1. Benito, sono molto attento a questo tipo di problemi avendo un mio parente disabile.

    Abito alla villetta e devo dire che durante gli anni è stato fatto un egregio lavoro per quanto riguarda le barriere architettoniche in zona piazza boris giuliano (parlo di scivole da entrambi i lati del marciapiede, marciapiedi sufficientemente larghi e strisce pedonali visibili).
    Ultimamente è stata fatta una campagna di sensibilizzazione mettendo un cartello con la frase "vuoi il mio parcheggio? prendi il mio handicap" accanto ad ogni parcheggio per disabili.
    Il problema è che, come sappiamo, in giro c'è tanta maleducazione e la gente piuttosto che andare a parcheggiare 10 metri più in la (dove ci sono le strisce bianche), utilizza le strisce pedonali (e in conseguenza le scivole per i disabili che sono piazzate in concomitanza ad esse)come parcheggio. Mi dirai: "e vabbè è un problema di educazione!" e io ti rispondo che non è solo questo. Quando, infatti, segnali il problema alle autorità, succedono due cose:
    1) Chiami la polizia che dice che la responsabilità è dei carabinieri, chiami i carabinieri che ti dicono che la responsabilità è dei vigili urbani e quando chiami i vigili urbani ti dicono che provvederanno. E poi ovviamente non provvedono.
    2)Chiami la polizia che dice che la responsabilità è dei carabinieri, chiami i carabinieri che ti dicono che la responsabilità è dei vigili urbani e quando chiami i vigili urbani ti dicono di richiamare la polizia.

    Se solo si iniziassero a fare le multe, non dovremmo assistere a questi episodi. Il problema è che a fare le multe sono solo i vigili delle strisce blu, punendo chi ha il ticket scaduto da 10 minuti e non punendo (perchè non rientra tra le loro competenze) chi rende impossibile salire o scendere dal marciapiede ad una persona in sedia a rotelle.

    Federico.

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  2. Dici bene, anzi benissimo.

    Voglio però chiarire subito una cosa, prima di fare questo articolo mi sono fatto un giro e ho visto com'era la situazione, purtroppo non è delle migliori, si potrebbe fare molto di più, anzi di deve fare di più.

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