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giovedì 8 marzo 2012

Sicilia, Movimento dei Forconi: gli incontri e le reazioni politiche, continua la protesta

Al termine della riunione di oggi con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, l’assessore al Bilancio, Gaetano Armao, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo, il movimento dei Forconi ha ottenuto un calendario di appuntamenti, da domani fino alla fine della settimana prossima, che si terranno in parte all’Ars e in parte a Roma dove è stato avviato nelle scorse settimane un tavolo sulla crisi in Sicilia.

“Con la Regione – ha spiegato il leader del movimento, Mariano Ferro – ci incontreremo sulla questione della Serit e dell’Inps, per il blocco dei pagamenti arretrati, ma anche su un progetto di legge per il fotovoltaico, e sulle somme da erogare per il Piano di sviluppo rurale. Altri incontri punteranno sul federalismo fiscale, la defiscalizzazione del gasolio e l’applicazione dello Statuto”. In particolare, mercoledì prossimo i Forconi incontreranno il governatore Raffaele Lombardo.


Un altro incontro è previsto a Roma tra i rappresentanti istituzionali siciliani e quelli nazionali sul federalismo fiscale. “Siamo parzialmente soddisfatti – ha detto Ferro – Fino a cinque ore fa non avevamo ancora concluso nulla. Questo è un primo passo, soprattutto perchè sappiamo quanto è difficile ottenere un calendario così fitto e su argomenti così importanti”.

Stanotte 14 componenti della delegazione del movimento dei Forconi aveva occupato gli uffici regionali. I dimostranti ieri hanno sfilato in corteo a Palermo poi, erano alcune migliaia, hanno assediato la sede del Parlamento siciliano.

“Abbiamo visto un grande imbarazzo da parte della politica che ancora non riesce a dare risposte alle nostre domande per lo sviluppo dell’economia – diceva stamattina il leader del movimento, Mariano Ferro – La straordinarietà del momento non è stata ancora percepita dalle istituzioni. Ci stiamo sforzando di trasferirla anche a loro per collaborare insieme per risolvere i problemi della Sicilia ma vediamo che stentano molto a capirlo. Per quanto ci riguarda non ci fermeremo, staremo qui fin quando non avremo risposte e non escludiamo che la benzina tornerà a mancare nei rifornimenti perchè le raffinerie saranno bloccate”.

“Federalismo fiscale, lotta all’agro – pirateria, defiscalizzazione dei carburanti, modifica delle procedure di riscossione delle imposte sono gli obiettivi che il Parlamento regionale si è prefissato, in tempi strettissimi, per fronteggiare l’enorme disagio che attanaglia, soprattutto, il comparto dell’agricoltura. Bisogna far vincere la Politica del Fare e il Parlamento siciliano, ancora una volta, sta dimostrando la sua sensibilità alle istanze che vengono dalle categorie sociali, programmando, da subito, una serie d’iniziative atte al raggiungimento degli obiettivi prefissati”. Questa la sintesi dell’incontro di oggi all’Ars con i rappresentanti dei ‘Forconi’ dal Vicepresidente della Commissione ‘Affari Istituzionali’, On. Vincenzo Vinciullo, presente in Sala Rossa. Vinciullo recentemente ha chiesto e ottenuto dall’Assessore all’Agricoltura, Elio D’Antrassi, una maggiore vigilanza nel contrasto dell’agro-pirateria che ha prodotto rigidi controlli e sequestri d’ingenti quantitativi di prodotti agricoli di dubbia provenienza.

“Quanto accaduto in questi giorni a Palazzo dei Normanni ha fatto emergere il valore e l’attività del parlamento regionale. Un parlamento che dà risposte concrete agli agricoltori e non si ferma ai proclami o scaricando la protesta su Roma o Bruxelles”. Lo afferma Marco Lucio Forzese, vice capogruppo dell’Udc per il Terzo Polo all’Ars, che ha partecipato agli incontri con i rappresentanti del movimento dei Forconi. “Dalla defiscalizzazione dei carburanti all’anti taroccamento, passando per l’istituzione di un tavolo di lavoro sull’attuazione del federalismo fiscale anche per il settore agricolo. Sono alcune delle misure su cui si sta già lavorando – spiega Forzese – Domani approderà in seconda commissione anche il ddl sulla Serit. Siamo convinti che un malessere sociale non può essere ignorato, né lo si può controllare facendosi forza su vecchie metodologie dal sapore clientelare. In ballo c’è il futuro di migliaia di famiglie. E su questo il gruppo dell’Udc terrà sempre alta l’attenzione”.

Riformare l’istituto delle riscossioni è una delle richieste centrali della piattaforma rivendicativa del movimento dei Forconi che ha trovato piena rispondenza nella legge già presentata dall’on. Calanducci (MPA) ed altri colleghi che ha subito una accelerazione a seguito degli incontri di questi giorni.
Domani la legge sarà già in Commissione Finanze per essere calendarizzata al più presto in aula.
Calanducci esprime piena soddisfazione in questa capacità di dialogo che si è registrata tra i rappresentanti della protesta -  i cui punti centrali sono pienamente condivisibili  – e le istituzioni regionali.
“Da un anno lavoravamo a questo testo di legge che recepisce le richieste del territorio a partire dalla considerazione che non si puo’ lasciare al libero arbitrio alla società di riscossione la gestione del debito, soprattutto in un grave momento di difficoltà economica per le famiglie e per le imprese, momento che puo’ ulteriormente aggravare la difficoltà delle stesse sino al collasso”.
Nello specifico, la legge che da domani sarà in discussione all’ARS prevede quattro punti centrali che coincidono in pieno con le richieste avanzate in queste ore.
Innanzitutto la proposta di legge fissa in 50 mila euro di debito certo (senza sanzioni ed oneri aggiuntivi)  il tetto per poter iscrivere ipoteca.
Inoltre il fermo amministrativo potrà essere applicato solo per somme superiori ai 10 mila euro. La legge prevede altresì la possibilità di dilazionare fino ad un massimo di 144 rate mensili le somme iscritte a ruolo applicando unicamente gli interessi legali avanzando istanza alla società di riscossione che non puo’ esimersi dall’accettarla.
Le cartelle esattoriali già precedentemente notificate potranno essere pagate, entro i sei mesi dalla pubblicazione della  legge, rateizzando il debito pagando solo la sorte capitale senza oneri aggiuntivi e penalità.
“La legge – spiega Calanducci – risponde in modo concreto ai segnali di allarme sociale giunti in queste settimane dal territorio e dal movimento dei Forconi che bene ne hanno raccolto le istanze. La Sicilia  vive una profonda crisi acuita dal peso insostenibile dei debiti che rendono difficoltoso, rischiando di bloccarlo, il sistema economico isolano”.



Fonte: http://www.canicattiweb.com/2012/03/07/sicilia-movimento-dei-forconi-gli-incontri-e-le-reazioni-politiche-continua-loccupazione-dellaula/comment-page-1/

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