L’ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia nelle ultime 36 ore, ha messo in ginocchio il sistema della viabilità nell’Isola. Sono già migliorate le condizioni meteo, mentre i mezzi Anas continuano nelle operazioni di ripristino delle strade. Sono di nuovo percorribili le strade statali 113 dir “Settentrionale Sicula”, 288 “Di Aidone”, 417 “Di Caltagirone”, che ieri erano state interessate dall’ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia.
Inoltre, la strada statale 116 “Randazzo-Capo d’Orlando”, tra l’innesto con la statale 120 e Santa Domenica Vittoria, al confine tra le province di Catania e Messina, è percorribile in regime di senso unico alternato. Mentre, sulla strada statale 114 “Orientale Sicula” la viabilità è stata ripristinata tra i km 10,700 e 12,600, a Santa Margherita, in provincia di Messina, mentre risulta ancora interrotta tra Taormina e Giardini Naxos, al km 46,500. Invece, l’allagamento dovuto allo straripamento del Torrente Buttaceto non consente ancora la riapertura dal km 105,250 al km 109,700 in corrispondenza dello svincolo della Tangenziale di Catania e, pertanto, permane anche la chiusura dello svincolo al km 23,800 della tangenziale stessa.
E rimane chiusa anche la strada statale 185 “Di Sella Mandrazzi” tra i km 24,000 (Novara di Sicilia) e 45,000 (Bivio Ponte San Paolo), in provincia di Messina. Dalle prime ore di ieri, le squadre dell’Anas sono al lavoro per monitorare la situazione e garantire la viabilità che, dove interrotta, sarà ripristinata nel più breve tempo possibile.
“Strade allagate, smottamenti, arance cadute, grano inondato nelle zone pianeggianti, ortaggi distrutti. È l’ennesimo bollettino dei danni ancora da quantificare e che si aggiungono a quelli provocati dal maltempo dei giorni scorsi” afferma la Coldiretti siciliana. “Smottamenti dei terreni, muri di contenimento che cedono, la situazione soprattutto nelle aree interne e nelle aziende in montagna preoccupa sempre di più – dice l’organizzazione agricola -. Il maltempo sta mostrando le conseguenze di anni di scarsa manutenzione delle infrastrutture”.
In una nota l’Ordine dei geologi siciliani lancia l’ennesimo allarme per la salvaguardia dei territori. “Il nubifragio di ieri ha causato ingenti danni nelle province di Catania e di Messina. Ben 24 geologi hanno svolto attività di presidio territoriale idrogeologico e la loro presenza sul territorio, nelle lunghe ore di pioggia, ha messo le autorità nelle condizioni di gestire al meglio l’emergenza”.
Nel Messinese si sono registrati numerosi smottamenti lungo la viabilità principale. A Catania sono stati tanti gli allagamenti segnalati. “È la cronaca – aggiunge la nota dei geologi – di chi il dissesto idrogeologico lo guarda dritto in faccia cercando di limitarne i danni, come Michele Orifici, coordinatore dei geologi della provincia di Messina. I geologi ribadiscono l’importanza della prevenzione e dei presidi territoriali. “Il Consiglio nazionale dei geologi, a seguito dell’accordo di collaborazione stipulato col la Protezione civile, sta svolgendo su tutto il territorio nazionale la propria attività di divulgazione del modello di ‘presidio territoriale idrogeologicò – sottolinea Orifici – rappresentandone l’efficacia mediante l’illustrazione dei risultati raggiunti sul campo”.
Nelle Eolie, dopo le fortissime mareggiate dei giorni scorsi, si contano i danni: secondo una prima stima sarebbero di oltre 5 mln. A Lipari è fuori uso il pontile d’attracco degli aliscafi, che è stato chiuso. L’attracco avviene nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. Sul lungomare di Canneto la furia del mare ha superato il muro di protezione e allagato via Marina Garibaldi; l’acqua è arrivata dentro case e negozi. C’è pronto un finanziamento di un mln e 800 mila euro della presidenza del Consiglio. Anche ad Alicudi e Filicudi danni al porto, come a Stromboli e sul lungomare di Lingua, a Salina. A Lipari una verifica dei danni è stata fatta dalla Giunta. Nel Comune è stata messa in moto la macchina organizzativa, con Protezione civile, operai comunali e vigili del fuoco. Il sindaco Mariano Bruno ieri ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale.
Riprenderanno regolarmente oggi a Catania le lezioni nelle scuole chiuse per due giorni a causa dell’ondata di maltempo che fino a ieri ha colpito la Sicilia Orientale. Le accurate verifiche dei tecnici del Comune sulla sicurezza e l’agibilità nei 136 plessi delle scuole primarie di competenza comunale hanno dato esito positivo. ”Le famiglie – ha detto il sindaco Raffaele Stancanelli - possono fare tornare tranquillamente i loro figli a scuola, almeno in quelle di nostra competenza, perchè la sicurezza è stata garantita dal lavoro dei tecnici che hanno operato nell’emergenza con rapidità ed efficacia”.
La situazione metereologica, nelle prossime ore, migliorerà tanto da regalare un vero e proprio assaggio di primavera nel fine settimana, con temperature sopra la media in tutta Italia. Secondo IlMeteo.it, domenica, tra il pomeriggio e la sera, è previsto un impulso fresco dalle regioni Adriatiche verso il sud e Sicilia, e temporali sulla Calabria. Da lunedì a mercoledì il tempo migliorerà e sarà ancora più mite, con punte di 20 gradi. I metereologi illustrano anche una previsione del Centro Europeo per le previsioni a medio Termine (Ecmwf) con sede a Reading, in Gran Bretagna, secondo il quale a partire da marzo-aprile fino a giugno su tutta l’Europa si registreranno temperature sopra la media sull’Italia di almeno 1/1,5°C , con picchi record sull’Europa dell’Est fino a oltre +2°C e sulla Spagna. Questa previsione, concludono, è confermata oggi anche dal centro Americano Ncep.
Fonte: http://www.canicattiweb.com/2012/02/24/sicilia-passato-il-maltempo-arriva-la-primavera-ma-si-contano-i-danni/
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