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giovedì 23 febbraio 2012

Riflessione n°8. I beni culturali a Piazza Armerina.

Piazza Armerina, città d'arte, città dei mosaici e per finire patrimonio dell'UNESCO.
A leggere una cosa del genere sembrerebbe di andare a visitare una città incantata, una città che vive di turismo, invece Piazza è una città che arranca di turismo, diciamoci la verità la valorizzazione dei nostri beni culturali è poco più che mediocre, un vero peccato mortale.
Abbiamo un centro storico che probabilmente è l'unico nel suo genere, valorizzato nel modo giusto potrebbe dare l'impressione di essere tornati indietro nel tempo! Invece oggi è quasi del tutto abbandonato e da l'impressione di essersi perso in qualche vicolo cieco.

Della chiesa dei Teatini ne vogliamo parlare? Sulla chiesa è possibile notare una fitta vegetazione, per non parlare del rischio crollo che è davvero alto, forse sono io, ma non riesco a capire questo immobilismo nei confronti di queste opere che porterebbero vita a Piazza Armerina.
E cosa dire della Villa Romana del Casale? La Villa per Piazza è tutto, infatti è stato possibile notare come durante il suo periodo di chiusura totale la città era tremendamente vuota, quasi abbandonata a se stessa.
Chissà quando potremmo ammirare la Villa in tutto il suo splendore, al momento invece il pluri-condannato Vittorio Sgarbi (che percepisce denaro dalle entrate della Villa) ci dice che “Il 24 maggio prossimo, in previsione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, saranno consegnati i lavori di restauro e copertura della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina”.
Staremo a vedere, ma Piazza ( e i commercianti piazzesi) soffrono molto questa mancanza di valorizzazione dei propri beni culturali, chissà, forse pretendo troppo io! O no?

Benito

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