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venerdì 17 febbraio 2012

Riflessione n°3.Acqua pubblica


Mi ricordo benissimo la campagna elettorale del Referendum, un incessante e stancante “vota si si si si” un referendum dove sembrava che il “no” non vi fosse!
Tra i quattro quesiti, quelli che più reputavo più importanti erano proprio quelli sull'acqua pubblica, erano due, il primo si riferiva alla “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione” che in poche parole vuol dire chiaramente che si voleva fermare l'ingresso dei privati nella gestione dell'acqua.
Il secondo quesito invece si riferiva alla “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma” ovvero si voleva evitare che l'acqua diventasse il nuovo petrolio da dove trarne vantaggi economici.
Bene, col 96% delle preferenze hanno vinto i “Si” quindi a furor di popolo già il giorno dopo l'acqua doveva tornare pubblica! Il referendum si è svolto il 12 Giugno 2011, perché ancora oggi, 17 Febbraio 2012, noi siamo ancora in mano ad AcquaEnna che opera indisturbata tagliando il servizio idrico con metodi poco legali? Il signor Sindaco Nigrelli dovrebbe spiegarcelo, visto che li conosce bene.

Alla faccia del referendum!

Benito

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