Foto della situazione odierna |
La vicenda è parecchio ingarbugliata ed ha dell'incredibile, per farla breve è meglio andare subito al nocciolo della questione: le autorità chiedono alla Gear di allestire un settore ospiti (separandolo dal settore casalingo) e di conseguenza alla creazione di una terza via di fuga che permetta il deflusso degli ospiti senza che questi vengano a contatto con i padroni di casa, tutto normale? No affatto, secondo il Decreto Ministeriale riguardante le norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi del 18/03/1996 e relative integrazioni del 06/06/2005, i settori sono cosi regolamentati: "Al fine di realizzare la separazione tra i sostenitori delle due squadre, gli impianti all’aperto con un numero di spettatori superiore a 10.000 e quelli al chiuso con un numero di spettatori superiore a 4.000
devono avere lo spazio riservato agli spettatori suddiviso in settori, di cui uno appositamente dedicato agli ospiti, con ingressi, vie di uscita ed aree di parcheggio indipendenti e separate. La capienza di ciascun settore non può essere superiore a 10.000 spettatori per impianti all’aperto e a 4.000 per quelli al chiuso." A ciò va aggiunto che nella divisione dei settori il numero degli spettatori diventa ininfluente qualora ci siano stati disordini pubblici ripetuti nel tempo tali da dover applicare questa norma anche a quegli impianti che non superano i 10.000 o i 4.000 spettatori, nel nostro caso non vi sono precedenti legati all'ordine pubblico.
Stando quindi a ciò che si legge nel decreto ministeriale l'impianto sportivo di Sant'Antonio non necessiterebbe di nessuna separazione per gli ospiti visto che l'impianto prevede 184 posti a sedere, la stessa cosa potremmo dire di tutti gli impianti sportivi piazzesi, nessuno di questi infatti presenta le caratteristiche richieste delle autorità, si tratta dunque di uno spiacevole equivoco o c'è qualche altra normativa più nascosta? Il CONI stesso,nella deliberazione approvata dal consiglio nazionale n°1379 del 25/06/2008 lascia libera interpretazione alla questione, ecco cosa recita l'articolo riguardante i settori: "Ove la destinazione o l'importanza dell'impianto sportivo lo richiedano, dovranno essere previsti settori indipendenti da destinare a particolari categorie di spettatori (ospiti, autorità, accompagnatori, ecc.) e/o ai media (zona stampa comprendente di massima posti in tribuna, eventuali cabine, posti attrezzati con audiovisivi, posti per tele o radiocronisti, sala stampa, ecc.)"
Insomma è chiaro che la situazione ha dell'incredibile, in una città in cui lo sport stenta a decollare per via degli alti costi e di amministrazioni comunali sempre meno propense a finanziare le varie associazioni nostrane, se ci aggiungiamo inoltre l'ultima vicenda possiamo ben dire che a Piazza Armerina le associazioni sportive devono affrontare un vero e proprio calvario.
Con la speranza che questa mia testimonianza possa raggiungere “i piani alti” affinché si possa far maggiore chiarezza su questa assurda vicenda e che finalmente già dalla prossima partita i tifosi piazzesi della Gear Sport possano tranquillamente incitare i propri beniamini.
Vi terrò informati.
Benito
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