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giovedì 15 gennaio 2015

Il Palio di Carnevale si farà. Ruggero incontrerà Pulcinella.

Palio di Carnevale, Carnevale Normanno, Ruggero e Pulcinella cosi lontani ma al contempo cosi vicini.

Il Palio, piaccia o meno, andrà ad Acireale con il consenso dei Comitati di Quartiere (da capire se erano tutti d'accordo o qualcuno ha mantenuto le posizioni iniziali), è bastato che il sindaco di Acireale portasse le caramelle e  facesse gli occhi dolci per  convincere tutti che, tutto sommato stelle filanti e coriandoli avrebbero dato al Palio un'eleganza che prima ad ora non si era stati capaci  di dare, avvoghia, direbbe il compianto Trilussa.
Povero Trilussa, poveri noi, povera Piazza Armerina, ancora non riesco a capire come possa un carnevale  portare dei benefici al Palio dei Normanni, chi mi può spiegare ciò? Chi mi spiega in che modo si sta facendo promozione? Si è sottoscritto un accordo tra le parti? Chissà se mai avrò delle risposte chiare, a riguardo, vi prego nominate un esperto che mi spieghi le strampalate scelte di questa amministrazione.

La notizia più clamorosa però sta nel dietrofront dei Comitati, partiti per fare la guerra, salvo poi ritrattare  il tutto alla prima occasione, ad essere sinceri non c'è da meravigliarsi, bisogna  ricordare che i Comitati sono politicizzati, non fingiamo di non saperlo, non fingiamo che i comitati piazzesi siano apolitici, sappiamo benissimo da che parte stanno.
Questa scelta, non condivisa dalla stragrande maggioranza della cittadinanza rischia di creare una spaccatura tra i Comitati di Quartiere e la cittadinanza stessa, a questo punto è lecito domandarsi, ma i comitati “che (nella teoria)perseguono uno scopo altruistico, generalmente di pubblica utilità” hanno veramente diritto di avere  questa grossa influenza sul Palio dei Normanni? Forse è giunto il momento di chiarire una volta per tutte chi possa gestire il Palio e come lo si può realmente usare ai fini di promozione, attualmente sta sembrando che il Palio venga usato più per scopi personali che per il reale beneficio della città e del Palio stesso, ma si sa, io sono un qualunquista qualunque e potrei tranquillamente sbagliare a pensarla cosi, ma come diceva Giulio Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”. Chissà.

Benito

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